Ascoli, Guarna che rigore: non è da questi particolari che si giudica un giocatore

Ascoli, Guarna che rigore: non è da questi particolari che si giudica un giocatore
Ascoli, Guarna che rigore: non è da questi particolari che si giudica un giocatore
di Gianluca Murgia
2 Minuti di Lettura
Venerdì 21 Ottobre 2022, 15:15 - Ultimo aggiornamento: 15:20

ASCOLI - Non inganni il numero sulla schiena: Enrico Guarna, 13 sulle spalle e 37 anni sul groppone, è il portiere dell'Ascoli. Ieri sera, a Marassi, contro la Sampdoria, si è trovato a calciare il 22esimo rigore di una sfida infinita quanto decisiva, perché valevole il passaggio agli ottavi di Coppa Italia (avversaria la Fiorentina), contro il suo collega di reparto con nome che pare uscito da un film di Luc Besson: il doriano Nikita Contini, padre napoletano e madre ucraina. Ma questa è un'altra storia. Quella di Enrico Guarna, invece, racconta di un portiere che, statisticamente, è - ironia della sorte - un ottimo para rigori. Una etichetta costruita in anni e anni vissuti con merito tra C1 e B (anche con la maglia dell'Ancona e del Monza di Berlusconi), l'Azzurro sfiorato con una convocazione in Nazionale U20 e il 27,27% di penalty ricevuti contro e parati in carriera. 

De Gregori insegna

L'altra sera si è trovato dall'altra parte della barricata e ha calciato pure bene: il collega Contini, che poco prima dagli 11 metri, contro di lui, aveva trovato a spiazzare una conclusione goniometrica quanto imparabile, gli ha negato il sogno con un balzo felino e mano di richiamo nei pressi del palo. Peccato. Ma come insegna De Gregori, non è da questi particolari che si giudica un giocatore. Pensate un portiere...
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