Ascoli-Brescia, che equilibrio: una sfida lunga mezzo secolo

Ascoli-Brescia, che equilibrio: una sfida lunga mezzo secolo (nella foto uno dei precedenti tra le due squadre)
​Ascoli-Brescia, che equilibrio: una sfida lunga mezzo secolo (nella foto uno dei precedenti tra le due squadre)
di Matteo De Angelis
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Venerdì 4 Novembre 2022, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 12:45

ASCOLI- Rondinelle contro Picchio. Una sfida tra “volatili” che arriva al momento giusto, per provare a far spiccare il volo a una delle due contendenti. Ma anche una sfida che taglia quest’anno il traguardo del mezzo secolo di storia dal primo confronto assoluto: era la stagione di Serie B 1972/73, il match terminò 1-1 con gol bianconero siglato da Bertarelli. Fu il primo di otto pareggi, in un bilancio complessivo che è in perfetta parità: ventidue le sfide già in archivio, sette le vittorie sia per i lombardi sia per i marchigiani.

Le gioie in Lombardia

Il primo exploit del Picchio arrivò proprio nel campionato successivo: 0-1 timbrato Gola, fu una delle tante vittorie che spinsero i bianconeri alla storica promozione in Serie A.

Il confronto tornò solo una volta che l’Ascoli retrocesse tra i cadetti: pareggio a reti bianche e poi altro 1-1 il campionato seguente, in uno dei pochi pareggi in cui incappò la squadra dei record che stravinse quel torneo. Il Brescia raggiunse l’Olimpo del calcio italiano qualche mese più tardi e così, nel 1980/81, ecco la prima sfida nel palcoscenico più prestigioso: 0-1 Picchio con gol di Torrisi, con i bianconeri che hanno vinto anche la seconda (e ultima) gara disputata in A nel 1986/87 (1-2 grazie all’autorete di Bonometti e al gol di Scarafoni). Nel mezzo, altro exploit per 1-2 nella Coppa Italia 1982/83 e successo del Brescia nel campionato di B 1985/86, con l’Ascoli a vincere però il campionato proprio davanti ai lombardi. Poi lo strano caso della doppia sfida nella Coppa Italia 1988/89: 1-1 nella gara del Girone 1 (primo turno), poi 0-0 quando Brescia e Ascoli finirono insieme anche nel Girone 6 (secondo turno). Da lì in avanti, Rondinelle e Picchio si sono affrontate sempre e solo in Serie B. Con sole due sfide prima del nuovo Millennio: vittoria 2-1 del Brescia nel 1990/91 (ma a essere promosso in A fu ancora una volta l’Ascoli), pareggio per 1-1 nel 1993/94, stavolta con i lombardi a festeggiare il salto di categoria e i marchigiani retrocessi in C. Con due categorie di differenza, le strade sono rimaste divise per oltre un decennio. Fino al 2007/08, quando l’Ascoli è tornato a far visita al Brescia in trasferta. E al Rigamonti è arrivata quella che a oggi resta la vittoria più larga del Picchio: roboante 0-4 con doppietta di Pesce e reti di Saverino e Belingheri. Le Rondinelle si sono vendicate nelle due stagioni successive (doppio 2-1), poi un nuovo exploit bianconero (0-1 nel 2011/12 con gol di Falconieri) e una nuova vittoria dei lombardi (3-2 nel 2012/13, con l’Ascoli retrocesso in C).

Cercasi vittoria

Da quando il Picchio è tornato in B, la sfida al Rigamonti è mancata solo una volta. Ma per l’Ascoli c’è stata una sola gioia: quella del 2017/18, con la vittoria per 0-1 timbrata Buzzegoli. Prima vi era stato uno scoppiettante pareggio per 2-2 nel 2015/16, poi la doppia vittoria del Brescia, sempre per 1-0, nel 2016/17 e 2018/19. Due stagioni fa, all’esordio del campionato 2020/21, l’immediato vantaggio bianconero siglato da Cavion venne pareggiato a metà primo tempo da Donnarumma. Lo scorso anno invece, il Brescia è stata l’unica squadra in grado di battere l’Ascoli sia all’andata sia al ritorno: 2-3 al Del Duca, poi 2-0 al Rigamonti grazie alla doppietta di Palacio. GLI EX Tra i titolari delle Rondinelle in quella partita figurava l’attaccante Bajic, uno dei tanti doppi ex della gara. Oggi non ci sono vecchie conoscenze dell’Ascoli tra i biancazzurri, mentre nella rosa del Picchio è presente un ex calciatore lombardo: si tratta di Nicola Leali, che ha disputato due stagioni (una in A e una in B) con la maglia del Brescia all’inizio della propria carriera. Tornando ai doppi ex, in tanti hanno fatto le fortune di Picchio e Rondinelle. La storia di Carlo Mazzone è arcinota, Ivo Iaconi ha invece chiuso la carriera da allenatore proprio in Lombardia dopo una stagione nelle Marche. E che dire di Adelio Moro, bandiera dell’Ascoli e poi allenatore del Brescia accanto al direttore tecnico Lucescu. Tra i doppi ex più recenti si ricordano anche Kupisz e Morosini, ma domani l’almanacco si aggiornerà: Brescia-Ascoli è un big match di giornata.

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