ANCONA - Il calcio è strano, a tutti i livelli. E proprio per questo, da qui alla fine della regular season, non consente di fare calcoli. Dopo una serie negativa di sette punti in nove partite per l’Ancona, ancora vogliosa di giocarsi le residue speranze per il quarto posto distante tre lunghezze (non basterebbe l’arrivo a pari punti con entrambe, ndr) e occupato dal tandem Carrarese-Gubbio, non ci sarebbe medicina migliore che quella del ritorno alla vittoria. A proposito, lontano dalle mura amiche, il bottino pieno manca addirittura dal 31 gennaio (Montevarchi-Ancona 1-2): un’infinità.
Alessandria oggi, Rimini sabato prossimo e Recanatese il 23 aprile.
Formazione top secret
Sia l’allenamento di martedì che la rifinitura di ieri si sono svolti al Del Conero a porte chiuse lontano da ogni sguardo. Allo stesso modo, visti gli impegni ravvicinati, Colavitto non ha parlato direttamente alla stampa ma tramite una nota diramata dalla società, con la comitiva dorica partita subito dopo pranzo direzione Piemonte. Ergo, formazione top secret anche per far fronte alle condizioni precarie di Mondonico (edema osseo alla caviglia), Gatto (fastidio all’adduttore) e Petrella (malconcio dopo il colpo rimediato con la Carrarese). Solo il difensore sarà tra i convocati. Gli indizi, in ogni caso, portano ad un iniziale riconferma del 4-3-3 con possibilità di passare alla difesa a tre a partita iniziata. Davanti a Perucchini dovrebbero trovare posto Mezzoni, De Santis, Camigliano e uno tra Brogni e Martina con quest’ultimo favorito. In mezzo al campo Simonetti e Paolucci da mezzali con Prezioso in cabina di regia mentre in avanti nel tridente Moretti e Di Massimo daranno supporto a Spagnoli con Melchiorri - ancora non al meglio - pronto a subentrare. O addirittura a partire dall’inizio se l’ultimo provino di stamattina dovesse dare esito positivo.
L’attenzione difensiva
Una partita, come spesso ha ripetuto anche Colavitto, è fatta di vari momenti e tanti obiettivi. Tra questi, in casa Ancona, la priorità è registrare la fase difensiva. Nelle ultime nove gare, la porta di Perucchini è stata perforata 14 volte per una media di 1,55 a gara. Se la retroguardia dorica riuscirà a prevenire situazioni pericolose, diminuendo la percentuale di rischio, allora potrà considerarsi già sulla buona strada. Per il resto saranno necessarie - o meglio fondamentali - le prerogative di fame, carattere e cinismo per sbancare il Moccagatta e dare una gioia speciale ai 93 tifosi che, incuranti del giorno e dell’orario, si sobbarcheranno 926 chilometri totali di trasferta. Dirigerà il fischietto di Pordenone Bogdan Nicolae Sfira.