Adani-Allegri, lite furibonda in diretta su Sky: «Sta zitto lo dici a tuo fratello»

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri
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Sabato 27 Aprile 2019, 23:59 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 10:41

Ma quale tirare i remi in barca? Nonostante lo scudetto già in cassaforte Massimiliano Allegri è agguerrito come fossimo alla terza giornata di campionato. E lo dimostra ai microfoni di Sky Sport, quando un discussione tecnica con Daniele Adani successiva al pareggio tra Inter e Juventus si incendia in una polemica che si conclude con lo stesso allenatore bianconero che toglie l'auricolare e va via. Allegri si innervosisce quando la discussione si concentra sull'analisi tattica. «Siete tutti teorici - sbotta Allegri - Adani sei il primo che legge i libri e di calcio non sai niente. Non hai mai fatto l'allenatore, sei lì dietro e non sai cosa succede. Ora stai zitto, parlo io che sono l'allenatore che ha vinto sei scudetti». Adani replica innervosito: «No, fermo fermo, stai zitto lo dici a tuo fratello». La discussione si accende, i toni si alzano, vola anche qualche parolaccia «non rompere i cogl...», fino a quando Allegri abbandona il microfono e lascia il collegamento.



E pensare che Allegri, poco prima, ai microfoni di Dazn era apparso più che mai sereno. «Ho Cristiano Ronaldo e sono contento. È importante avere un giocatore così, dopo il gol sbagliato si è arrabbiato molto, poi ha giocato un'altra partita», la sua analisi della partita. «Nel primo tempo - ammette Allegri - abbiamo sofferto le palle inattive, potevamo subire il 2-0: poi abbiamo atto un bel secondo tempo. Stasera mi sono divertito. L'Inter è forte, lotta per la Champions: noi avevamo gli uomini contati, faccio i complimenti ai ragazzi. Stasera quando avevamo la partita in mano abbiamo smesso di allargare il gioco e l'Inter è ripartita tre volte. Bisogna continuare con qualità e migliorare l'ultimo passaggio. C'è da fare i complimenti a tutti, ho chiesto ai ragazzi di giocare puliti nel secondo tempo: bisogna migliorare la qualità del passaggio, dobbiamo presentarci più davanti al portiere».

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