Luis Enrique: la Roma cresce, Totti ok
Il capitano ricorda Sensi: il mio presidente

Luis Enrique
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Mercoledì 17 Agosto 2011, 21:47 - Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 22:07
ROMA - La squadra sta crescendo bene ed motivata per la sfida di domani sul campo dello Slovan Bratislava, andata dello spareggio di Europa League. Quanto alle condizioni di Francesco Totti, che nei giorni scorsi aveva riportato un affaticamento ai flessori, il capitano giallorosso non ha «nulla di grave» e domani potrà giocare. Così l'allenatore della Roma, Luis Enrique, nella conferenza stampa alla vigilia del primo match ufficiale da allenatore della Roma.



«Sento la normale responsabilità alla vigilia di una competizione importante», dice l'allenatore spagnolo. «Siamo giustamente motivati», aggiunge Luis Enrique, che poi fa il punto della situazione sulla condizione della squadra. «Siamo più o meno dove pensavo di essere», spiega. «Non siamo né in anticipo né in ritardo, ma stiamo crescendo».



La Roma è reduce dal ko subito in amichevole contro il Valencia. «La partita di Valencia può essere comunque una base dalla quale ripartire», sottolinea Luis Enrique, che si dice «ottimista sul futuro, anche perchè la società si sta muovendo bene e la rosa sarà presto completata».



Per la Roma, la giornata di domani si annuncia ricca di impegni, dalla gara d'Europa League al "closing" relativo alla trattativa tra Unicredit e il consorzio Usa guidato da Thomas DiBenedetto. Proprio il tycoon americano sbarcherà nella Capitale con un volo da Boston per chiudere la pratica legata al passaggio di proprietà del club. Poi, dopo aver chiuso la partita economico- finanziaria, vorrebbe poter assistere a quella in Slovacchia di Totti e compagni. Per questo, senza intoppi o impegni dell'ultim'ora, salirà sull'aereo messo a disposizione

da Unicredit per sostenere di persona i ragazzi di Luis Enrique e per assistere alla prima partita da nuovo proprietario e socio di maggioranza della Roma. Non ancora da presidente: per subentrare nella carica attualmente ricoperta dall'avvocato Roberto Cappelli, DiBenedetto dovrà attendere il cda dei primi di settembre.



E, in attesa della nomina del nuovo patron, Totti non ha voluto far mancare un sentito ricordo dell'ex numero uno giallorosso Franco Sensi, scomparso esattamente tre anni fa: «Il 17 agosto 2008 è venuto a mancare ai suoi cari e a noi tutti il grande Franco Sensi, il mio Presidente. Lo ricordo con affetto e gratitudine».



E chissà che a Totti non riesca di segnare domani sera allo Slovan per poter dedicare la rete alla memoria del presidente del terzo scudetto romanista. Il capitano, che aveva accusato nei giorni scorsi un affaticamento ai flessori, ha svolto l'intera rifinitura sul campo dello stadio 'Pasienky' e quindi occuperà il ruolo di prima punta nel 4-3-3 di Luis Enrique. Recuperato anche Perrotta che permetterà al tecnico spagnolo di tamponare in parte l'emergenza a centrocampo (assenti gli infortunati Pizarro e Greco e lo squalificato De Rossi), reparto che il ds Sabatini sta tentando di completare a due settimane dalla chiusura del mercato.



«È naturale che noi allenatori vorremmo una rosa definita il prima possibile, ma questo purtroppo non è possibile. È un mercato difficile, ma per tutti non solo per noi», rileva ancora il tecnico spagnolo.

Gli obiettivi restano i soliti: Fernando, Casemiro e Guarin; mentre in difesa è fatta per Kjaer (forse già domani nella Capitale assieme a Lamela, inserito nella lista Uefa e pronto a sottoporsi ad accertamenti medici alla caviglia infortunata (con cui ha giocato tutto il Mondiale Under 20).



In attacco, sfumato Osvaldo (finito all'Atletico Madrid per 17 milioni) restano in lizza i nomi di Nilmar ed Hernandez. Tutti elementi che comunque domani non potranno aiutare una Roma che, come ammesso da Burdisso, punta ad arrivare in fondo all'ex Coppa Uefa. «Affrontiamo questa competizione come tutte quelle nelle quali vestiamo la maglia giallorossa. Sappiamo che dobbiamo far bene ovunque giochiamo - ha spiegato il difensore argentino, che dovrebbe far coppia con Heinze -. È importante partire bene, da subito. Dobbiamo puntare ad arrivare in fondo».
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