Garcia snobba Conte e la polemica
"Esco dal cortile, lo scudetto è andato"

Garcia snobba Conte e la polemica "Esco dal cortile, lo scudetto è andato"
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Sabato 3 Maggio 2014, 14:35 - Ultimo aggiornamento: 14:36
ROMA - E' intervenuto Garcia in conferenza stampa a Trigoria alla vigilia della trasferta della Roma a Catania.

La difesa: «Toloi non sarà convocato, ha ancora dolore. Si è fermato Castan. Per fortuna c'è Benatia anche se non ha novanta minuti nelle gambe. Ho Jedvai, Romagnoli e De Rossi, due li troveremo per giocare a Catania».



La Juventus: «Per me il campionato è chiuso, non mi aspetto passi falsi della Juventus. Ma andremo a Catania per vincere. Vogliamo allungare la striscia di vittorie, resto motivato al massimo. La squadra ha fame e voglia di vincere, bisogna continuare, è importante in funzione della prossima stagione. Un professionista si vede anche quando non ci sono più obiettivi, ci vuole rispetto per il campionato e per gli avversari. Complimenti alla Juve: grande società, grandi giocatori. Se ha fatto quel campionato è grazie a noi e noi lo abbiamo fatto grazie a loro».



Champions: «La giocheremo e faremo di tutto per rappresentare l'Italia con onore, proveremo a vincere più partite possibili, anche per il ranking Uefa».



Le polemiche sul campionato. «Ogni giorno imparo cosa sia il campionato italiano, la gente, le società. tutto ciò che riguarda il calcio. L'anno prossimo ne saprò di più, mi serve tempo per sapere tutto».



Provinciale. «Conte? Non voglio più giocare nel cortile della scuola, per me è ricreazione».



Guardiola in discussione, può succedere a Garcia. «Non sono ingenuo, quando si vince è sempre piu facile avere un abmiente positivo. Quando c’è un momento difficile si deve uscire subito. Abbiamo perso due volte in campionato, una in coppa e subito dopo abbiamo non solo vinto ma strisce di vittorie. il carattere lo abbiamo nella squadra e nello staff. dobbiamo seguire questa squadra».



Roma vincitrice morale. «No, il titolo morale è aver visto i nostri tifosi sorridere, l'aver ritrovato l'orgoglio. Questa era la priorità, abbiamo giocato bene e abbiamo dato piacere alla gente. Ognuno ha dato il meglio, soprattutto quando siamo stati in difficoltà. Su questo dobbiamo lavorare nella prossima stagione: gli infortuni, se non abbiamo una rosa più pesante, saranno difficili da superare. Dobbiamo seguire la strada del Benfica, che hanno perso tutto lo scorso anno e ora rischiano di vincere tutto. Quest'anno non vinciamo niente, la prossima stagione possiamo provare a prenderci qualche risultato».



Calcio italiano in Europa. «Sarà il nostro compito provare a risollevarlo, avremo tre squadre forti nel girone. Se vogliamo rappresentare l'Italia e andare avanti, bisogna essere pronti. Cosa mi ha deluso qui? Gli stadi. La Roma deve avere il suo, è importante per sviluppare la società. In questo la Juve è modello da seguire, anche se l'Olimpico ha un ambiente fantastico. Ma per i nostri tifosi sarà più bello venire nel proprio impianto».



Pjanic: «Ho sentito l'intervista. Lui ha risposto bene sulla Roma, che ama la città, che vuole rimanere qui. Poi quando Govou gli ha cheisto del Psg e Barcellona, da persona educata ha risposto. Io sono ottimista».



Processo di crescita della squadra. «Nessuna squadra puo fare una stagione intera giocando al 100 per 100 ogni partita. Il campionato italiano è molto duro, a volte nel campionato si puo fare in modo di riposare e qui non si puo fare».