Buffon è un gigante, difesa super
Pellè strepitoso, peccato il penalty

Buffon è un gigante, difesa super Pellè strepitoso, peccato il penalty
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Domenica 3 Luglio 2016, 00:22
BUFFON 8: la sua parata eccezionale su Gomez tutto solo quando è gia 1-0 per la Germania tiene in piedi l'Italia. Prima, paradossalmente, era stato impegnato solo una volta su svirgolata di Mueller nel primo tempo.

BARZAGLI 6.5: si tiene largo per dare supporto a Florenzi e affronta a turno il centrocampista offensivo che ruota nella girandola di Loew, stringendo poi in area su Gomez o Mueller. Fisico ed esperienza, di testa o di piede sui palloni tesi lui c'è sempre.

BONUCCI 7: il gol su rigore nei tempi regolamentari è il premio alla sua carica agonistica e alla precisione del gioco, perchè è un frangiflutto contro i marosi: sbaglia però il penalty dopo i supplementari. Anche stasera padrone del centro, è in anticipo sulle rare ripartenze tedesche. Ma stavolta fatica a impostare, perchè gli spazi sono tutti chiusi e davanti in mediana ha Parolo, playmaker atipico.

CHIELLINI 7: in sofferenza sulla pressione degli avanti tedeschi, che ben conoscono l'impossibilità di giocare col piede destro del difensore azzurro. Spesso esce di fisico da situazioni intricate. Dal 14' sts ZAZA 5: il suo errore dal dischetto non è decisivo, ma quanta sufficienza nel calciare.

FLORENZI 6.5: un pò perso sulla fascia, meglio in fase di copertura da terzino puro che in fase offensiva, come dimostra il salvataggio di tacco su Mueller in apertura ripresa. Ma la fatica della pressione tedesca si fa sentire nell'azione del gol di Ozil, dove è protagonista in negativo. Si riscatta col cross da cui nasce il rigore. Dal 41' st DARMIAN 6: entra e si sacrifirica, l'errore dal dischetto non gli si può imputare.

STURARO 6.5: fatica tantissimo, l'intensità di gioco non è da lui. Poi però con i minuti comincia a metterci la grinta che gli compete. Nel finale di primo tempo sfiora il gol con un tiro da fuori, poi commette l'ingenuità della protesta che gli vale il giallo. Allora capisce, e si mette a fare una partita ordinata, di corsa e sofferenza.

PAROLO 7: play improvvisato, lui che è cursore nato, soffre tantissimo il ruolo adattato e riesce meglio in fase di copertura (strepitoso nel togliere dai piedi di Mueller un pallone da contropiede) che in costruzione.

GIACCHERINI 7: corre il triplo del solito, con molti meno spazi, e prova sempre a infilarsi tra le linee. Dal suo piede, lanciato da Bonucci, nasce l'azione più pericolosa di tutto il primo tempo. Poi nel secondo è costretto a fare quasi sempre il terzino.

DE SCIGLIO 7: un piccolo leone in fase di copertura, nonostante dalla sua parte la Germania scenda con potenza impressionante, è fortunato però quando un paio di volte disimpegna in modo folle verso Buffon. Cala su di lui la stanchezza nella ripresa, quando è costretto a rincorrere sempre i tedeschi, Ozil in testa.

PELLÈ 7.5: un gioco massacrante di sponda e profondità, sempre con i tempi giusti. Subisce molti falli, si mette dalla parte di Hoewedes che è meno veloce e va perfino a marcare Kroos. Centravanti vero, si fa trovare due volte pronto nel finale dei 90', sfiorando il gol. Ma quello che più fa male è il palo sfiorato nel suo rigore alla sequenza finale.

EDER 6.5: è il furetto che dovrebbe mettere paura ai giganti tedeschi, e quando ha palla al piede lui l'azione azzurra si velocizza. Come nel finale dei tempi regolamentari, quando dà a Pellè un gran pallone deviato in angolo. Alla fine è costretto a uscire per un infortunio. Dal 2' sts INSIGNE 6.5 : pericoloso negli spazi, e ce ne sono pochi, non si perde quando deve tirare per primo il rigore nella serie finale.

All. CONTE 7.5: Ha portato questa squadra ben al di là dei propri limiti: se un quarto di finale europeo poteva essere messo in preventivo, averlo ottenuto giocando in maniera a tratti entusiasmante e riconquistando alla nazionale il tifo degli italiani va tutto a suo merito. Atleticamente la squadra è impressionante, tatticamente i suoi insegnamenti fanno degli azzurri formazione difficilissima da affrontare. Esce da gigante da questa manifestazione.
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