Senigagliesi: «Sangiustese, ora sotto per sfidare la Recanatese»

Il tecnico Stefano Senigagliesi della Sangiustese
Il tecnico Stefano Senigagliesi della Sangiustese
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Martedì 12 Novembre 2019, 17:45 - Ultimo aggiornamento: 17:37

Riprende la marcia di avvicinamento della Sangiustese al prossimo impegno di campionato. Domenica al Polisportivo di Civitanova Marche arriverà la Recanatese vice- capolista per un derby che sicuramente richiamerà sugli spalti una buona cornice di pubblico. Ad analizzare la situazione in casa rossoblù alla ripresa degli allenamenti è come sempre mister Senigagliesi. A Giulianova un altro punto importante sulla strada della salvezza, in un campo sempre difficile e che forse nel girone di ritorno diventerà ancora più determinante:

«È possibile - spiega Senigagliesi - che lo diventi molto di più perché le condizioni del terreno saranno sempre più complesse e le partite diventeranno di conseguenza sempre più agonistiche. In questo loro sono molto bravi ed hanno sempre il supporto di un pubblico e di un ambiente caldo che li sorregge e li aiuta in modo evidente. Noi li abbiamo affrontati, questo sarà un problema con cui si confronterà chi li incontrerà in casa loro in seguito».

La squadra ha dato buoni segnali in ogni reparto e, se è vero che non è stata fortunata in avanti (palo di Mingiano), è però anche riuscita a mantenere la propria porta inviolata. «La sfortuna che abbiamo avuto negli episodi offensivi ha fatto pari con la fortuna in quelli difensivi. Abbiamo tenuto bene. La cosa importante, al di là delle individualità, è che mi sembra che la squadra si sia calata nella nuova realtà, è consapevole di quello che dobbiamo fare e di cosa dobbiamo aspettarci da qui alla fine. Le interpretazioni sia individuali che collettive mi sembrano adeguate ai nostri obiettivi».

La Recanatese che arriva domenica è un cliente scomodo e vorrà subito rifarsi del ritardo sul Notaresco.

Che formazione è quella di mister Giampaolo?

«I numeri parlano chiaro, è una squadra pericolosissima perché ha delle individualità di spicco, forse in assoluto le migliori del campionato in fase offensiva. Giocatori come Borrelli o Pera sono chiaramente pensieri che ti fanno dormire male. Bisogna tirar fuori tutto quello che abbiamo dal punto di vista agonistico e soprattutto come concentrazione e capacità di applicarsi. Questo all’interno di una gara che, comunque, sappiamo che potrebbe toglierci all’improvviso quello che avremmo meritato nell’arco della stessa».

Un occhio all’ultimo turno appena giocato. C’è stato qualche risultato a sorpresa? La classifica attuale con un distacco di 10 punti tra la prima (Notaresco) e la terza (Montegiorgio), con il Pineto a 19 e il Matelica a 18 punti, è una fotografia fedele ai valori reali?

«Quello che avevo detto sul Notaresco in estate mi sembra si stia verificando, la squadra è certamente forte ed è andata oltre il limite, però i punti di vantaggio cominciano ad essere importanti. Matelica, Pineto e Campobasso hanno perso un’altra occasione per avvicinarsi. Lì in alto ci sono comunque le squadre che sapevamo e che difficilmente usciranno dai primi posti. A dicembre però il campionato ricomincia. Finisce quello fatto dalle società, dal lavoro e dalla programmazione lungimirante e parte quello della disponibilità economica delle società che possono stravolgere gli equilibri e i valori tecnici. Fino ad ora secondo me non è stata espressa tutta la forza che questo torneo doveva avere con certe compagini, però fino alla fine la strada ancora è lunga».

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