Un punto molto importante quello conquistato a Fiuggi con una prima parte di gara interpretata molto bene.
Punto importante e prestazione ottima. Valutando le condizioni del terreno di gioco, credo non si potesse andare oltre i 45’ di buon livello, perché poi il campo è degenerato. Abbiamo però avuto la fortuna di confrontarci con una società ed una squadra che hanno un terreno di gioco e un impianto sportivo di altissimo livello.
Domenica ci sarà un’altra lunga trasferta per affrontare il Vastogirardi, reduce da un brutto stop con il Giulianova.
Si, andiamo ad affrontare una squadra ferita ed un ambiente ostico. Dobbiamo prepararci soprattutto dal punto di vista caratteriale, emotivo e nervoso perché questi fattori faranno la differenza. Conoscendo determinate dinamiche, vista anche la situazione attuale di classifica e le problematiche evidenziate nell’ultimo periodo, credo che non troveremo una squadra morbida e serena.
Nell’ultimo turno Pineto e Campobasso si sono imposte fuori casa, ma la grande sorpresa è stata lo stop della Recanatese in casa con la Vastese, quando in molti pensavano che avrebbe provato ad approfittare del pari del giorno prima del Montegiorgio a Notaresco.
Le chiacchiere da bar nel calcio servono a poco.
Sappiamo che lei non ama molto il mercato: quanto potrà cambiare gli scenari dei prossimi mesi, ma prima di tutto lo scenario del mese di dicembre che condurrà alla fine del girone di andata e dunque alla pausa natalizia?
Da diversi anni sostengo che il mercato stravolge tutto. Tra poco finirà il campionato dell’arguzia, del saperci fare, del mettere in piedi delle buone idee senza mezzi eclatanti a livello economico. Inizierà invece un altro campionato, quello di chi può spendere, in cui non valori organizzativi o tecnici e competenze conteranno meno. Da adesso in poi succederà tutto quello che non ha logica.