Donadel, la benedizione di Prandelli: «Ha idee interessanti e voglia di fare: meritava una piazza importante come Ancona»

Donadel, la benedizione di Prandelli: «Ha idee interessanti e voglia di fare: meritava una piazza importante come Ancona»
Donadel, la benedizione di Prandelli: «Ha idee interessanti e voglia di fare: meritava una piazza importante come Ancona»
di Peppe Gallozzi
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Mercoledì 12 Aprile 2023, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 11:35

ANCONA Preparato, ambizioso, affamato. E se a dirlo sono gli amici di sempre, quelli di una vita sul campo, bisogna tenerlo a mente. Il Marco Donadel-day, il primo bagnato di biancorosso e anche il primo, in assoluto, su una panchina da allenatore e non da collaboratore è stato caratterizzato dal tradizionale “in bocca al lupo” dei compagni e allenatori - da noi contattati nella giornata di ieri - incrociati nel corso della sua carriera. Una carriera, tra le altre cose, bagnata dall’Europa e dalle oltre 250 presenze in Serie A con le maglie di Milan, Parma, Sampdoria, Fiorentina, Napoli e Verona e una sola stagione in Serie B con la maglia del Lecce centrando, peraltro, la promozione nella massima serie. 


Gli auguri speciali


Auguri speciali sono arrivati dall’ex allenatore della Fiorentina e Commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli: «Marco è pronto ha voglia di fare e idee interessanti. Parliamo di un ragazzo preparato che merita l’occasione in una piazza importante come Ancona. Il calcio è sempre lo stesso, sia che lavori con i ragazzi sia con la prima squadra: conta la sostanza».  Parole a cui hanno fatto eco quelle di Renato Buso, maestro di Donadel nel settore giovanile della viola dopo un lungo passato da attaccante ed esterno (tra le altre) di Juventus, Fiorentina, Napoli e Lazio: «Me l’aspettavo che un giorno sarebbe stato in panchina da allenatore. Abbiamo lavorato insieme, si ispira molto a Gasperini e Juric come principi di gioco e vanta una preparazione tecnica molto alta. E’ ambizioso ma, allo stesso tempo, una persona squisita. Ancona? Caratterialmente può trarre il massimo da questa esperienza che non si presenta facile.

Sa come farsi rispettare dai calciatori e, dal mio punto di vista, si è trattato di un’ottima scelta».

 
«Una passione smisurata» 


Daniele Cacia, che con Donadel ha condiviso Firenze ma anche Verona, lo racconta senza mezzi termini: «Ci siamo sentiti giorni fa ed era stracarico per quest’avventura. La sua intraprendenza è rara, ha girato molto e si è documentato ogni giorno. Arriva ad Ancona con la giusta conoscenza teorica, spero che riuscirà a mettere tutto anche sul campo». Sulla stessa linea d’onda anche Manuel Pasqual, ex viola e oggi opinionista televisivo: «Era sua volontà iniziare ad allenare, la motivazione non gli è mai mancata. In Russia aveva iniziato un percorso che poi, per forza di cose vista la guerra, ha dovuto interrompere. Ancona arriva in un momento ottimo per lui». Una volontà iniziata dal campo e tra i banchi, come sa bene Massimo Donati: «Abbiamo giocato insieme a Verona ma ci siamo ritrovati anche tra i banchi di Coverciano per il corso UefaPro. Ha dalla sua una valanga di idee e in una piazza stimolante come Ancona può metterle in pratica. Farà ottime cose».


Parola di capitano


Dario Dainelli alla Fiorentina è stato il capitano di Marco Donadel. Ha combattuto con lui battaglie sul campo e lo ha visto (come dirigente) muovere i primi passi da tecnico sia nel settore giovanile sia in prima squadra quando, nel 2020, è stato chiamato ad assistere prima Cesare Prandelli poi Beppe Iachini: «Conosco Marco da tanti anni e di lui posso solo che parlare bene. Le sue principali qualità? Attitudine, voglia di crescere e aggiornamento continuo. L’avventura russa con Vanoli può averlo aiutato tanto, è pronto per questa sfida. Metterà la sua grinta per la causa Ancona al cento per cento e ne vedremo delle belle».


L’abbraccio da lontano


Contattati dalla nostra redazione, seppur alle prese con impegni personali o sportivi non derogabili, hanno voluto mandare un grande abbraccio a Donadel anche Luca Toni, Massimo Gobbi e Paolo Vanoli, quest’ultimo reduce sulla panchina del Venezia dalla sconfitta in casa della Reggina.

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