Superlega, ecco cosa può succedere a Nyon. Ceferin: «Io ingenuo? Meglio che bugiardo»

Superlega, ecco cosa può succedere a Nyon. Ceferin: «Io ingenuo? Meglio che bugiardo»
di Salvatore Riggio
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Giovedì 22 Aprile 2021, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 13:54

Una cosa sembra certa: l’Uefa ha vinto solo la prima (e importante) battaglia contro la Superlega. Si intuisce dalle ultime parole di Florentino Perez, che non vuole arrendersi e vuole restare aggrappato al suo golpe, disinteressandosi delle minacce dei massimi organismi del calcio, della rivolta dei governi, delle federazioni, dei giocatori e – soprattutto – dei tifosi.

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Perdono o vendetta?

Però, adesso cosa può succedere al direttivo Uefa di domani? Come accade in questi casi, c’è una fazione che vorrebbe una punizione esemplare, nonostante il perdono di Aleksander Ceferin, a capo dell’istituzione di Nyon, e chi invece (ed è quella che prevale ed è l’idea più forte) si accontenta del perdono e delle ramanzine degli ultimi giorni dopo il dietrofront dei ribelli. Una punizione non a tutte: solo a Real Madrid e Juventus. Come? Un anno senza Champions.

Inoltre, qualcuno pensa di chiedere i danni.

Tutto questo, però, non dovrebbe succedere. Perché l’obiettivo dell’Uefa ora è solo uno ed è ormai noto: blindare il futuro perché nessuno agiti più lo spauracchio della Superlega per chiedere sempre di più. Consapevole che quelle 12 società sono fondamentale per il calcio. Da parte sua, Ceferin non può ignorare le richieste delle 12. Andranno migliorate alcune cose per rendere sostenibile questo sport. In primis, un nuovo fair play finanziario che dia libertà negli investimenti e che preveda sì una salary cap, ma non dia a nessuno dei vincoli nelle proprie spese.

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La chiamata fatale

Intanto, Ceferin si toglie qualche sassolino dalle scarpe: «Io troppo ingenuo alle promesse di Agnelli? Potrei essere stato ingenuo, ma dico sempre che è meglio essere ingenuo che bugiardo», ha detto in un’intervista al media sloveno 24ur. «Quando l’ho sentito? Sabato ho ricevuto chiamate da 5 dei 12 club, mi hanno detto che avrebbero firmato. Allora ho chiamato Agnelli e mi ha detto che non era vero, che erano str…e, che era tutto inventato. Gli ho detto che se era così avremmo potuto uscire con una dichiarazione pubblica. Mi ha detto: “Perfetto, prepara una bozza”. Quando l’ha vista ha detto che non gli piaceva molto la bozza, che l’avrebbe cambiata un po’ e mi avrebbe richiamato. Ma non ha più chiamato e ha spento il telefono».

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E ancora: «Secondo me, non c'è mai stata una Superlega. Era un tentativo di stabilire una fantomatica lega dei ricchi che non seguisse alcun sistema, che non avrebbe tenuto conto della piramide del calcio in Europa, della sua tradizione e cultura. Ci hanno tutti sottovalutato». E sulle ripercussioni, Ceferin ha concluso: «Dovremo valutare quale sia la situazione per un determinato club e poi vedere come va a finire, ma prima devi dimostrare di avere una certa onestà per poterti aspettare un dialogo dall’altra parte. Se qualche club vuole giocare nelle nostre competizioni, dovrà avvicinarsi a noi. Le porte della Uefa sono aperte e allo stesso tempo tutti dovranno subire le conseguenze delle proprie azioni. Di certo non avrò mai più un rapporto personale con certe persone».

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