Serie A, si riparte con il botto: Inter-Milan

Serie A, si riparte con il botto: Inter-Milan
Serie A, si riparte con il botto: Inter-Milan
di Andrea Sorrentino
4 Minuti di Lettura
Giovedì 3 Febbraio 2022, 00:47 - Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 10:44

Si riparte coi fuochi d’artificio, è sabato grasso in anticipo: Roma-Genoa, Inter-Milan e Fiorentina-Lazio, febbre da saturday night, si fa sul serio, parte il volatone. Iniziano gli esami veri, fin qui si è chiacchierato e sognato col calciomercato, assegnando primati e bocciature. Le pagelle alla campagna acquisti sono opinabilissime per definizione, e hanno il pregio di essere dimenticate subito: ci pensano le partite e i risultati, a stabilire la verità dei fatti, quella inappellabile. Di solito è proprio tra febbraio e marzo che la classifica inizia a pubblicare le sue sentenze, qui si scavano i solchi e vengono fuori i valori. Sarà un massacro per le sei squadre impegnate nelle coppe europee: avranno un ciclo di 10 partite fino al 20 marzo, 11 per chi andrà in semifinale di Coppa Italia (andata il 2 marzo) , invece saranno 9 per il Napoli, fuori dalla coppa nazionale, e 8 per il Milan, eliminato in Europa; se Atalanta, Lazio e Napoli superassero gli spareggi di Europa League, aggiungerebbero due impegni (ottavi il 10 e 17 marzo, come gli ottavi di Conference per la Roma). Atalanta e Inter ne devono recuperare una in campionato, ma chissà quando. Dunque, s’avanza un periodo di mostruosa intensità: svelerà chi ha le armi per rimanere a galla, emergere o sprofondare. Per gli esiti del calciomercato, e per il pregresso del campionato, la pressione maggiore è su Simone Inzaghi, che guida i più forti, e Max Allegri, che ha avuto i regali più belli dal supermarket di gennaio. L’Inter è la migliore, segna (53) e vince (16) più di tutti, ha perso una sola volta (l’Atalanta 3, Napoli e Milan 4, la Juve 5), sul mercato si è cautelata pure con Gosens e Caicedo. Ma proprio i nerazzurri sono protagonisti dell’avvio più duro. Il derby è l’occasione per spingere il Milan a -7 e con una partita giocata in meno, ma l’Intermilan è pur sempre l’insidia per definizione, e soprattutto è la prima tappa di un quadrivio di battaglie in 11 giorni: poi Roma e Mourinho in Coppa Italia, il Napoli e il Liverpool in Champions a San Siro, insomma se ne escono vivi e pimpanti avranno dato una sensibile sfrondata al campionato, viceversa molto tornerebbe in discussione. 

CURIOSITÀ
Logico poi che la curiosità maggiore la desti la Juventus: l’enorme anomalia statistica di questa serie A è che i bianconeri abbiano l’undicesimo attacco (ma anche la terza miglior difesa, col Toro, dietro Napoli e Inter), quindi l’arrivo del capocannoniere Vlahovic migliorerà per forza la situazione, e tutti ne sono (siamo) convinti, come del fatto che Zakaria innerverà il centrocampo.

Per questo la pressione su Allegri è alta, se qualcosa non funzionasse subito sarebbe un problema suo: affronta Verona, Sassuolo in coppa, poi trasferta a Bergamo, il derby col Toro di Juric (uno dei più bravi tecnici del torneo) e il Villarreal in Champions, nessuna passeggiata possibile e ci pensi Vlahovic, o un Dybala frustato nell’orgoglio. Il Milan apatico sul mercato punta sul derby poi avrà Lazio, Samp, Salernitana e Udinese, spera che i suoi vecchietti d’attacco reggano, molto dipende da loro e chissà se è una buona notizia. Il Napoli è in agguato, ritrova Osimhen e Anguissa, sembra pronto ad affondare la falcata, ma dopo il Venezia affronterà in pochi giorni Lazio, Milan e due volte il Barcellona, senza respiro. L’Atalanta testerà Boga e il giovane Mihaila, è già un esame contro la Juve il 13 febbraio. La Roma sbircia il calendario con interesse: il Genoa appena rivoluzionato da Blessin, Inter in coppa, poi Sassuolo, Verona e Spezia, prima dell’Atalanta il 6 marzo, e qualche pensiero bello lo può fare, se trovasse continuità. La Lazio avrà avversari medi o alti (Fiorentina, Bologna, Udinese e Napoli, il Milan in coppa, il Porto in Europa), ed è chiamata a un grande sforzo con una rosa esilissima, in bocca al lupo a Sarri. E a Walter Sabatini e alla sua Salernitana con 11 novità, all’intramontabile Nani a Venezia, al Cagliari di Mazzarri che ha puntellato la difesa e trattenuto Nandez. Il calciomercato è finito: adesso giocate, se potete.

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