La cavalcata scudetto della Juventus nella stagione del lockdown: la vittoria di Sarri e Ronaldo nell'anno più difficile

La cavalcata scudetto della Juventus nella stagione del Lockdown: la vittoria di Sarri e Ronaldo nell'anno più difficile
La cavalcata scudetto della Juventus nella stagione del Lockdown: la vittoria di Sarri e Ronaldo nell'anno più difficile
di Fabrizio Ponciroli
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Domenica 26 Luglio 2020, 23:43 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 08:23

Missione compiuta. Al termine di una cavalcata tribolata e sofferta, in campo e fuori, la Juventus è riuscita nell’impresa di conquistare il nono Scudetto consecutivo. Aspramente criticato per tutta la stagione, Maurizio Sarri, all’esordio in bianconero, si regala il primo tricolore della sua carriera (a 61 anni, è l’allenatore più anziano a fregiarsi del titolo di Campione d’Italia). Uno Scudetto che mai verrà dimenticato per colpa di quel maledetto virus che ha messo in ginocchio il mondo e obbligato il calcio a restare in stand-by per ben 103 giorni. Chiamato a raccogliere la pesante eredità di Allegri, Sarri non è riuscito ad offrire quel “bel gioco” tanto agognato dalla proprietà ma, grazie al talento dei singoli, ha comunque mantenuto la Vecchia Signora al vertice del calcio italiano.

Riavvolgendo il nastro, è doveroso ripartire dall’afoso agosto 2019. Oltre a Sarri, la Juventus abbraccia il giovane De Ligt (acquistato per la cifra record di circa 75 milioni di euro), ritrova l’anziano Buffon e rischia di perdere il fenomenale Dybala (ad un passo dall’Inter dell’ex Marotta). L’avvio del campionato vede una Juventus non perfettamente oliata. Arrivano comunque cinque vittorie nelle prime sei uscite. Solo l’Inter dell’ex Conte fa meglio (punteggio pieno dopo sei giornate). La Vecchia Signora conquista la testa della classifica alla 7.a giornata, vincendo proprio sull’Inter a San Siro (1-2, Dybala e Higuain). Inizia un vero e proprio testa a testa tra Juventus e Inter. Sorpassi e controsorpassi. Il titolo di campione d’inverno va comunque ai bianconeri grazie al successo sulla Roma e al contemporaneo pareggio dell’Inter con l’Atalanta (48 punti, due in più dei nerazzurri).

L’inizio del girone di ritorno vede la Juve in difficoltà. Arrivano due sconfitte in trasferta (Napoli e Verona). Il successo (2-0, Ramsey e Dybala) nel derby d’Italia è l’ultima gara prima del lockdown. L’Inter non ha la forza di reggere il passo dei bianconeri, la Lazio di Inzaghi sì. Almeno così sembra perché, alla ripresa del campionato, la squadra di Inzaghi naufraga, l’Inter pasticcia e la Juventus gongola. Merito soprattutto del CR7 post Covid-19. Il portoghese è devastante e, a suon di gol trascina la Vecchia Signora sino al traguardo, confermando di avere il DNA del campione. Il match che, di fatto, sancisce l’ennesimo trionfo tra i confini nazionali della squadra di Sarri è la sfida con l’Atalanta dello scorso 11 luglio. Sotto per ben due volte nel corso della gara, i bianconeri rimontano, sempre nel segno di Cristiano Ronaldo. Finisce 2-2, pareggio che sa di trionfo. Poi l'inatteso capitombolo di Udine che rimanda il tricolo alla sfida con la Sampdoria.

Tanti i motivi per cui festeggiare. Da Buffon, diventato record man di presenze a Serie A, a CR7, capace di andare oltre quota 30 gol in stagione. Annata da ricordare anche per Dybala, ormai presente e futuro della Vecchia Signora e pure per quel De Ligt che, dopo qualche difficoltà iniziale, ha conquistato tutti. Ovviamente, gioia immensa per Sarri. Starà antipatico a tanti ma, alla fine, ha vinto lui. 

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