Serbia-Brasile 0-2: Paulinho più Thiago, la Seleçao è prima e trova il Messico

Serbia-Brasile 0-2: Paulinho più Thiago, la Seleçao è prima e trova il Messico
di Alfredo Spalla
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Mercoledì 27 Giugno 2018, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 22:59

Il quartetto delle meraviglie può attendere. È il Brasile dei “gregari” che vola agli ottavi. Contro la Serbia, infatti, Paulinho, Casemiro, Thiago Silva e Miranda risultano più decisivi di Neymar, Willian o Gabriel Jesus. Fa eccezione Coutinho, che illumina Paulinho sul primo gol e conferma l’ottimo stato di forma. Agli ottavi c’è il Messico di Osorio - che in Brasile ha allenato il São Paulo - ma soprattutto c’è una parte del tabellone non morbidissima, con avversari scomodi come Uruguay, Portogallo, Argentina e Francia. Il primo tempo, come d’abitudine in queste partite dei verde-oro nel girone, è un’altalena di combinazioni. C’è, innanzitutto, un’immancabile dose di sfortuna che obbliga Marcelo a uscire già al 9’ del primo tempo. Il laterale del Real si unisce ai compagni Renato Augusto, Fred, Douglas Costa, Danilo e Fagner, che in momenti diversi hanno subito infortuni. Felipe Luis dell’Atletico Madrid subentra al compagno madridista, dimostrando di esserne all’altezza. 

Dopo il primo quarto d’ora, il Brasile comincia a perdere lucidità lasciando spazio all’iniziativa serba. La Svizzera segna e la pressione comincia a salire. Neymar, marcato stretto, stenta a farsi vedere e spesso si perde fra falli e giocate superflue. Per la terza volta consecutiva, ci pensa Coutinho, imbeccando il taglio centrale di Paulinho che infila Stojkovic in uscita. Al rientro in campo, la Seleção abbassa i ritmi, mentre il Costa Rica trova il pareggio. Alisson, stasera non particolarmente sicuro di sé, rischia il pasticcio al 15’ ribattendo il pallone su Mitrovic, ma Thiago Silva evita il pareggio. Dopo sette minuti, è proprio l’ex difensore del Milan a firmare il raddoppio di testa su angolo battuto da Neymar. La Serbia reclama un fallo di Miranda, ma l’intervento è giudicato regolare. Tite gestisce la gara, inserendo Renato Augusto e Fernandinho e ottiene una meritata, ma non convincente, qualificazione agli ottavi. 

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