Roma, mai così vicina una finale europea negli ultimi 30 anni. Ed è scattata la caccia al biglietto

Roma, mai così vicina una finale europea negli ultimi 30 anni. Ed è scattata la caccia al biglietto
Roma, mai così vicina una finale europea negli ultimi 30 anni. Ed è scattata la caccia al biglietto
di Gianluca Lengua
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Venerdì 29 Aprile 2022, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 11:33

Sarà forse la settimana più lunga della loro vita da tifosi quella che vivranno i romanisti in attesa della partita di ritorno contro il Leicester. Il pareggio in Inghilterra ha lasciato aperto qualsiasi scenario e l’epilogo si scriverà all’Olimpico giovedì prossimo davanti a 65 mila tifosi. Uno stadio sold-out già da tempo, quando ancora nulla era scritto. Sono 31 anni che la Roma non arriva così vicino ad una finale europea: negli ultimi quattro, infatti, è i giallorossi hanno disputato due semifinale (una di Champions e una di Europa League), ma i giochi in entrambi i casi erano virtualmente chiusi con la partita d’andata. Nel 2018 la gara contro il Liverpool ad Anfield finì 5-2 per gli inglesi, mentre lo scorso anno il Manchester United aveva praticamente ipotecato la finale con un 6-2 all’Old Trafford. Bisogna riavvolgere il nastro a 31 anni fa per vedere la Roma in una finale europea: era la stagione 1990/91 e la Roma arrivò a giocarsi la Coppa Uefa contro l’Inter di Trapattoni. Altri tempi, altre generazioni e altro calcio.

Conference Leauge, la coppa accessibile per la Roma

La Conference League è il presente ed è una coppa accessibile ai giallorossi, un percorso all’apparenza semplice ma impegnativo perché le partite disputate per arrivare in semifinale sono state tredici e (quasi) tutte giocate con la squadra migliore.

Quando Mourinho ha provato a dare fiducia alle riserve ha incassato sei gol dal Bodo. Un impegno, la Conference League, che lo Special One ha onorato dalla prima gara contro il Trabzonspor dei preliminari all’ultima con il Leicester, pur sapendo che avrebbe compromesso il cammino in campionato: «Queste partite si pagano con i punti in Serie A.  Chi non le paga sono le squadre che hanno giocatori dello stesso livello. Se siamo qui dopo i punti fondamentali lasciati per strada in Serie A, allora significa che dobbiamo prenderci questa semifinale con due mani e lottare fino in fondo», ha detto Mou alla vigilia della partita. Adesso, il destino della Roma è nelle sue mani: in campionato i giallorossi sono quinti e vincendo tutte le partite (Bologna, Fiorentina, Venezia e Torino) possono sia sperare nella Champions sia essere sicuri di centrare l’Europa League. 

Caccia ai biglietti per la finale a Tirana

Se la Roma supererà il turno contro il Leicester, giocherà la finale a Tirana contro la vincente tra Feyenoord e Marsiglia. Centinaia di tifosi giallorossi hanno già acquisto il biglietto aereo per la capitale albanese e trovarne uno a prezzi accessibili è diventato praticamente impossibile: andata il 25 maggio (giorno della finale) e ritorno il 26 con volo diretto, costa 517 euro. Il prezzo dello stesso biglietto qualche mese fa si aggirava intorno ai 58 euro. Inoltre, chi ha comprato il volo non è ancora sicuro di poter accedere all’Arena Kombëtare che può contenere al massimo 21 mila persone. Le tribune saranno divise a metà tra le due squadre partecipanti, dunque, circa 10 mila biglietti a testa. Una manciata, considerando che giovedì prossimo all’Olimpico ci saranno 65 mila tifosi. 

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