Razzismo, la Fiorentina ora rischia. Il Napoli pronto a fermare le partite

Razzismo, la Fiorentina ora rischia. Il Napoli pronto a fermare le partite
Razzismo, la Fiorentina ora rischia. Il Napoli pronto a fermare le partite
di Benedetto Saccà
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Lunedì 4 Ottobre 2021, 23:56

A Il razzismo continua a macchiare il calcio italiano. E l’episodio che domenica sera ha coinvolto i giocatori del Napoli, Koulibaly, Osimhen e Anguissa, allo stadio Franchi ha gettato un ulteriore disdoro sulla Serie A e sull’immagine dei nostri stadi. Una vergogna sportiva, ormai slittata nel panorama sociale. La procura della Federcalcio ha aperto un’inchiesta e, adesso, indaga anche la Digos. La Fiorentina rischia una sanzione pesante, anche se il giudice sportivo, nelle prossime ore, potrebbe richiedere un supplemento di indagine. Alla fine della partita tra i viola e i partenopei, del resto, i tre calciatori azzurri hanno ricevuto i soliti beceri insulti: piovuti in particolare, secondo gli investigatori, da un’area della curva Fiesole.

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Mi hanno chiamato così. Questi soggetti non c’entrano con lo sport. Vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi: per sempre», annota su Instagram. Più che condivisibile, certo. Anzi: dovrebbe tradursi nell’unica linea da seguire nel combattere l’indecenza del razzismo. «Chiamarmi “scimmia” non influenzerà l’uomo che sono», ha protestato Franck Anguissa. E Victor Osimhen ha aggiunto: «È disgustoso odiare un individuo per il colore della sua pelle». E non è da escludere che i calciatori del Napoli possano fermarsi in campo, e smettere di giocare, se si ripetessero episodi di stampo razzista durante una partita.

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Il quadro

Come detto, la procura federale ha acquisito i referti degli ispettori e, dopo la gara, ha ascoltato il racconto di Koulibaly: tutto è stato raccolto nel referto. Sul versante fiorentino, il club si è scusato con il senegalese attraverso il dg Joe Barone già domenica e ha lasciato intuire di voler vietare per sempre ai responsabili l’ingresso allo stadio. Pur avendo chiesto di non dimenticare i grevi epiteti indirizzati a Vlahovic nella sfida contro l’Atalanta, la Viola si è dimostrata collaborativa nei confronti della procura federale e avrebbe fornito una versione degli eventi che – trapela – individuerebbe il colpevole in una sola persona. Perderebbe quota così – ragionano a Firenze – l’ipotesi di un provvedimento di chiusura dell’intera curva.

La questura comunque setaccia le immagini – ricevute dalla Fiorentina – relative alle telecamere di sorveglianza dello stadio Franchi. Secondo le prime ricostruzioni, i cori razzisti si sarebbero alzati dalla Fiesole negli istanti in cui era in corso il deflusso del pubblico: e a intonare i cori sarebbe stato non un solo supporter, bensì un piccolo gruppo di spettatori. Così, per isolare gli autori del gesto (francamente) inqualificabile, si starebbero comparando i filmati dalle telecamere orientate su curve e tribune con le immagini centrate sui tornelli di uscita. Unanime la solidarietà, a cominciare dal presidente della Figc, Gabriele Gravina. E bisogna ricordare che nelle settimane passate il portiere del Milan, Mike Maignan, era stato insultato da un tifoso (tifoso?) della Juventus, poi identificato e punito con l’interdizione dall’Allianz Stadium.

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