Claudio Ranieri: «La Roma è da scudetto. Occhio alla Lazio, ha speso tanto»

«Giallorossi pronti a inserirsi per il titolo, con quei 4...»

Ranieri: «La Roma è da scudetto. Occhio alla Lazio ha speso tanto»
Ranieri: «La Roma è da scudetto. Occhio alla Lazio ha speso tanto»
di Stefano Boldrini
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Mercoledì 17 Agosto 2022, 07:46 - Ultimo aggiornamento: 08:31

L'avvio di campionato visto dal mare della Calabria, dove Claudio Ranieri veleggia tutti i giorni: «Sarà una bella serie A, la prima giornata ha già dato segnali importanti. La lunga sosta per il mondiale è il vero punto interrogativo». L'allenatore romano si gode gli ultimi giorni di vacanza prima del rientro a casa, ma non è da escludere una puntata a Londra, magari per dare un'occhiata dal vivo a qualche match di Premier League.

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Partiamo dal Milan, prima delle grandi a scendere in campo, contro l'Udinese.
«Il Milan ha la leggerezza di giocare bene e di ritrovarsi a memoria. Qualche imprecisione è comprensibile, perché siamo appena all'inizio, ma il copione è il solito: il bel calcio. Mi piace tantissimo De Ketelaere. Mi è bastato vederlo in campo una volta con il Belgio per apprezzare le sue qualità. E' pratico, elegante, incisivo. Maldini e Massara hanno azzeccato un eccellente colpo di mercato».
L'Inter ha dovuto aspettare il 95' per domare il Lecce.
«Quando hai la possibilità di schierare tutte quelle bocche da fuoco, prima o poi il gol arriva. Peccato per il Lecce, perdere al 95' fa male, ma le grandi squadre corrono e lottano fino all'ultimo secondo. Finalmente anche in Italia si comincia a ragionare come in Premier».
La Juventus si è presentata la notte di Ferragosto.
«La squadra di Allegri è costruita per vincere: lo ha ammesso lo stesso allenatore.

La perdita iniziale di Pogba rappresenta un problema e ora si è aggiunta l'indisponibilità di Di Maria. Contro il Sassuolo ha mostrato la bellezza del suo talento, poi si è infortunato, ma è un campione integro».

 


La Roma ha vinto a Salerno e Mourinho ha offerto la pizza a sessanta persone per festeggiare.
«La Roma è molto quadrata e diventa splendida quando gioca in velocità con i Fab Four. La sfida con la Juventus ci aprirà gli occhi, anche se la Roma non deve commettere l'errore di sottovalutare la Cremonese».
La Lazio ha timbrato il cartellino, nonostante la falsa partenza con l'espulsione del portiere Maximiano dopo appena sei minuti.
«Io alla Lazio credo perché Lotito non ha mai speso tanto come quest'estate. Non si è capito molto contro il Bologna fino a quando c'è stata l'inferiorità numerica, ma dieci contro dieci, la squadra di Sarri ha mostrato le sue qualità. Lazio, Roma e Napoli sono alle spalle del trio Milan, Inter e Juventus, pronti ad inserirsi nella lotta per il titolo».
Il Napoli: i cinque gol di Verona non erano prevedibili.
«Il Verona ha cambiato molti uomini. Cioffi ha un'idea di calcio diversa rispetto a Juric e Tudor. Il Verona non ha pressato e questo ha permesso al Napoli di esprimersi, ma al netto di questo discorso, ci sono indizi importanti sul valore del gruppo di Spalletti».
Completa il giro di giostra l'Atalanta: 2-0 sul campo della Samp.
«A Bergamo hanno avviato un processo di rinnovamento senza perdere di vista l'obiettivo dichiarato, ovvero il ritorno in Europa. Certo, sul risultato di Genova pesa il gol negato alla Sampdoria».
Ecco, gli arbitri: errore la rete sottratta alla Sampdoria, discutibile il rigore concesso al Milan.
«Gli arbitri fanno parte del gioco, ma certi svarioni pesano. Continuo a non capire come si possa sbagliare con il Var».
Continuano i problemi con DAZN.
«Errori da dilettanti. E' inammissibile che la serie A abbia queste difficoltà con la copertura televisiva».
Chi le ha rubato l'occhio?
«De Ketelaere, anche se ha giocato poco. Zaniolo quando parte palla al piede è spettacolare. Dybala è un grandissimo acquisto. Di Maria ha un talento cristallino».
Uno sguardo alla Premier.
«Lo United a quota zero è un mistero. Sorprendono i due punti del Liverpool. Il City ha trovato in Haaland l'erede di Aguero».
La lite Tuchel-Conte?
«Io sto con Antonio. Tuchel si è arrabbiato per l'esultanza di Conte dopo l'1-1, ma lo Stamford Bridge ha un problema: c'è solo un metro tra le due aree tecniche».
Il futuro di Ranieri?
«Aspetto un progetto serio. In Italia o all'estero, purché sia una proposta credibile».

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