Milan, Gattuso: «Parleremo del mio futuro a fine stagione»

Gattuso
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Sabato 30 Marzo 2019, 23:26 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 00:27
Leonardo lo difende in diretta tv, ma Gattuso guarda solo al presente e non a quanto può accadere alla fine del campionato. In più garantisce che, nonostante il secondo ko consecutivo, il Milan è comunque ancora quarto e non ha alcuna intenzione di arrendersi nella corsa alla zona Champions: «Non serve a nulla essere arrabbiati, dobbiamo valutare cosa sta andando e cosa no. Sicuramente la sconfitta nel derby ha lasciato qualcosa a livello psicologico e prendere gol dopo 1' non ha aiutato. La squadra però non ha mollato» Così ai microfoni di Sky l'allenatore rossonero. «Dobbiamo guardare avanti e non darci le martellate da soli, recuperare le energie e guardare avanti - ha aggiunto - oggi abbiamo giocato meglio che col Chievo ma non sono arrivati i tre punti. Dobbiamo recuperare le energie e pensare partita dopo partita». Sul suo futuro Gattuso rimanda ogni discorso a fine stagione: «Io penso che sono un professionista, onorato di allenare in questa grande società, poi come tutte le persone normali a fine anno ci si guarda negli occhi e si decide», ha chiarito. «Gigio ha fatto un errore ma gli errori fanno parte del gioco«.  Gattuso ha poi commentato l'errore di Donnarumma che è costato il gol vittoria al Milan. «È un episodio ma la concentrazione non c'entra nulla perché abbiamo rischiato anche dopo di fare di nuovo la frittata. A me piace analizzare le partite e oggi ho visto un Milan che nel secondo tempo è stato molto più bravo che con il Chievo o nelle cinque vittorie consecutive. Ho visto una squadra che non ci stava, che ha fatto errori a livello tattico ma ci ha provato. Soprattutto nel primo tempo ad esempio tutte le situazioni che si sono create sono nate da nostri errori tecnici. Di certo non si può parlare di una squadra spenta o senza mordente. Però non è una partita da buttar via. Domani è un altro giorno. Chi sbaglia un rigore si comporta allo stesso modo. Non deve sentire nessuna pressione addosso, potevamo pareggiarla o vincere. La colpa non è solo sua. Ci può stare che qualche volta possa sbagliare qualcosa, ci sono giocatori che sbagliano anche 10/15 passaggi a partita. L'arbitro? Sarebbe troppo facile in questo momento attaccarmi all'arbitro. C'è la Var, uno strumento che mi piace molto. L'arbitro non ha visto nulla: o è pazzo e ne pagherà le conseguenze di chi è sopra di lui. Io penso solo che abbiamo perso e non siamo stati in grado di pareggiare. Credo alla buona fede dell'arbitro».

GIAMPAOLO RAGGIANTE
Marco Giampaolo fa i complimenti alla Sampdoria:
«Abbiamo vinto una partita difficile e dura contro una squadra forte - ha spiegato il tecnico blucerchiato -.Abbiamo fatto una partita di grande intensità e mi è piaciuto il cuore. È una vittoria di valore anche perché conquistata contro una squadra come il Milan.
Adesso a fare la differenza sarà la continuità. Giocarsi un posto per l'Europa dipenderà dalla capacità di perdere poco e dare continuità
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