Marcos Antonio, sprint Lazio: il brasiliano dello Shakhtar a un passo per il dopo-Leiva

Romagnoli e Patric più vicini, spunta Maximiano in porta

Marcos Antonio, sprint Lazio: il brasiliano dello Shakhtar a un passo per il dopo-Leiva
di Alberto Abbate
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Giovedì 19 Maggio 2022, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 15:27

Ave Cesare, c'è un prescelto a centrocampo. E ha il nome quasi identico a un valoroso condottiero e console romano: Marcos Antonio. Lui è brasiliano, è scappato dalla guerra in Ucraina e troverà presto rifugio nella Lazio. Guadagnava 620mila euro, manca solo la firma su un quadriennale al doppio dell'ingaggio. Vitinha, Maxime Lopez e Ilic costano troppo, Tare blocca il regista dello Shakhtar Donetsk per il prossimo anno. Eccolo l'erede di Leiva, ha 21 anni, è appena 166 centimetri, piccoletto, ma con ottimi piedi e grande visione di gioco. Era stato accostato a Inter e Juventus, i biancocelesti si sono mossi in gran segreto e hanno praticamente centrato questo colpo low cost. Già, perché il playmaker non arriverà a costo zero, ma ci sarà un forte sconto sul cartellino in prestito con obbligo di riscatto a circa 9 milioni, compresi i bonus. Sarri ha dato l'ok, potrebbe utilizzarlo anche come mezz'ala perché Marcos Antonio con De Zerbi ha fatto quel ruolo. Non a caso, il classe 2000 è paragonato a Ramires per le sue ottime capacità d'inserimento. A marzo era vicino al Flamengo per non restare mesi fermo, ma adesso non vede l'ora di spiccare un nuovo volo nel grande calcio. È un giovane di prospettiva, come lo sarebbe stato Fagioli, ma Lotito non ha intenzione di accettare contropartite per Milinkovic da Torino: «Sergej non è in vendita conferma il presidente e non andrà alla Juventus di certo». Capitolo chiuso, il serbo e l'agente Kezman lo sanno e non vogliono alcun braccio di ferro. Non ci sarà però nessun rinnovo oltre il 2024, quindi ben vengano Psg e United con almeno 65-70 milioni sul piatto.

La difesa: sprint Romagnoli

Possono permettersi Milinkovic solo all'estero. I soldi della sua cessione servono comunque alla Lazio. Che deve oltretutto liberarsi degli ingaggi più pesanti dal bilancio. Già, perché in attesa di trovare una sistemazione ad Acerbi (in piedi lo scambio con Rugani), Lotito ha promesso a Sarri uno sforzo per portare comunque Romagnoli subito.

Detto, fatto, ieri pomeriggio un altro breve vertice a Formello: l'offerta sullo stipendio salirà a 2,8 milioni più bonus per andare incontro al difensore rossonero. Sulla buona conclusione dell'affare stavolta c'è ottimismo. Col manager Enzo Raiola ieri si è accennato anche al rinnovo di Patric, che spinge per un aumento sino a 1,2 milioni per firmare il quadriennale proposto. Nei prossimi giorni il nuovo summit decisivo.

Juventus-Lazio, le pagelle: Milinkovic brilla (7), Patric si riscatta (6,5), Dybala mancherà (7)

Duello col Napoli

Occhio alla porta, c'è un netto passo indietro su Sergio Rico. Dopo le ultime uscite a vuoto, lo spagnolo è stato bocciato. Carnesecchi e Vicario restano i nomi preferiti di Sarri nel suo elenco, ma ne spunta un altro offerto da Mendes e Ramadani la scorsa settimana a Formello: il 23enne Luis Maximiano, portiere del Granada, nell'orbita del Napoli da qualche tempo, con una clausola da 25 milioni di euro. In realtà, ne basterebbero 10-15 per convincere il club spagnolo a cederlo, ma la società partenopea deve prima sistemare Meret e lo starebbe spingendo alla Lazio. Ramadani difficilmente riuscirà a riportare il sogno Kostic (ora accostato all'Inter), Tare monitora sempre Bourigeaud del Rennes, ma torna di moda anche il vecchio pallino Messias per l'esterno. Eppure c'è un altro jolly offensivo più intrigante a Liverpool: Takumi Minamino, 10 gol in appena 1008' alla corte di Klopp, l'ultimo l'altro ieri contro il Southampton. Costa 12 milioni di euro e non preclude il vice-Immobile, Ciccio Caputo.

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