Lazio, Lotito: «Sto con Sarri, via libera al rinnovo per altri due anni. Nessuno distruggerà il mio operato»

Lazio, Lotito scatenato: «Sto con Sarri e ho dato mandato per il rinnovo. Nessuno distruggerà il mio operato»
​Lazio, Lotito scatenato: «Sto con Sarri e ho dato mandato per il rinnovo. Nessuno distruggerà il mio operato»
di Valerio Marcangeli
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Mercoledì 15 Dicembre 2021, 00:15 - Ultimo aggiornamento: 00:20

Dall’Eur al cuore della Capitale. Dopo due anni la Lazio torna a brindare a cena in vista del Natale e lo fa in grande stile. Appuntamento alle dalle 20 all’Hotel St. Regis, albergo a cinque stelle immerso nel cuore di Roma e a quindici minuti scarsi a piedi da posti come Villa Borghese, Fontana di Trevi e la meravigliosa basilica di Santa Maria Maggiore. La scelta della società è ricaduta su una struttura di primissimo piano con l’augurio che in casa Lazio possa tornar presto il sereno, ma a prendersi la scena è stato il presidente Lotito.

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Furia Lotito: «Io sto con Sarri e ho dato mandato per il rinnovo»

L’evento voluto per compattare la squadra alla fine è corrisposto allo sfogo del presidente biancoceleste. Al termine della serata, prima della torta, il patron del club ha incensato Sarri: «Il mister è un uomo che può fare la differenza nel mondo del calcio. Vive per questo sport. Non è precario, anzi ho dato mandato affinché venga rinnovato il suo contratto di altri due anni». Lotito è una furia e comincia a mandare chiari segnali ai calciatori: «Finora non ero intervenuto per non invadere il campo del mister, ma ora basta».

Il presidente, senza freni, torna anche parlare delle responsabilità: «È finito il tempo del silenzio assenso, oggi la gente deve dimostrare le capacità attraverso i fatti e gli atteggiamenti. Vi sembra giusto che alcuni se ne siano già andati?». Un riferimento chiaro ai vari Radu, Milinkovic, Felipe Anderson, così come Marusic, Basic, Vavro e Kamenovic che hanno lasciato anzitempo l’evento. Muriqi e André Anderson invece non erano neanche presenti. Lotito non ammette più brutte figure e chiude così: «Noi siamo una grande famiglia con delle regole che non si possono disattendere. Voglio a tutti i costi portare avanti la crescita del sistema e del club. Non consentirò a nessuno di distruggere il mio operato. La Lazio deve essere un punto di partenza, non di arrivo».

Sarri: «Dobbiamo pensare più da squadra». Milinkovic: «Pian piano arriveranno i risultati»

Durante la cena anche mister Sarri si era sciolto dicendo la sua: «Io per carattere sono abbastanza chiuso – ha rivelato sul palco alla showgirl Anna Falchi – ma a questi ragazzi voglio dire che gli voglio bene e che possono fare molto di più». Per il Comandante la ricetta è solo una: «Dobbiamo avere la forza di pensare più a noi, anziché all'io. Se capiremo questo meccanismo ci esalteremo anche individualmente. Faremo fatica, ma ci riusciremo». Era subentrato poi Milinkovic prima di lasciare l’hotel St. Regis: «Gli voglio bene al mister, lui lo sa. Purtroppo non stiamo giocando come vuole lui – ha ammesso il Sergente – però piano piano faremo quello che ci chiede. Non siamo partiti alla grande, ma i risultati arriveranno». Due interventi chiusi da Sarri così in merito a ciò che si aspetta dalla società: «Io mi auguro di fare 6 punti nelle prossime due partite sarebbe fondamentale. Se pensiamo di risolvere tutto con il mercato siamo fuori strada». Poi è arrivato l’uragano Lotito.

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