Luis Alberto contro Morata: Lazio-Juve da "Furie rosse"

Luis Alberto contro Morata: Lazio-Juve da "Furie rosse"
di Alberto Abbate
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Domenica 8 Novembre 2020, 09:31

 Baila, baila Morata. Ma stavolta deve vedersela col connazionale Luis Alberto, finalmente negativo al Covid e uscito quindi dalla quarantena. Senza bomber Immobile, al potere sale la fantasia spagnola: «Ma tu sei un esempio per tutti – scrive il Mago a Ciro – e ti aspettiamo per festeggiare i tuoi gol. Adesso, fratello, devi avere pazienza». Il numero 10 intanto cercherà di non far sentire la sua mancanza. Contro la Juve, dopo un anno di rodaggio, era iniziata l’esplosione biancoceleste di Luis Alberto nella prima Supercoppa. In questi anni è diventato il faro d’Inzaghi per tutta la squadra. Luis Alberto urla, incide e comanda. Illumina, torna in difesa, segna e si lancia pure in qualche esultanza polemica. Già proprio contro il Bologna era stato decisivo prima di fermarsi, con tanto di perla. Adesso il Mago deve far pentire il ct della Nazionale iberica. Non arriva ancora una chiamata, dopo l’ultima annata strepitosa e quest’ennesimo splendido avvio in Serie A. Forse, al momento delle convocazioni, Luis Enrique non sapeva ancora della fine della sua positività. Chissà. C’è comunque ancora tempo per andarsi a prendere il prossimo Europeo con la Spagna. Riconquistata a suon di gol da Morata: altri due in Champions contro il Ferencvaros, sono 19 proprio come l’ex tecnico del Barcellona, a -1 dal terzo posto spagnolo (20 reti) con la coppia formata da Torres e Fabregas. Con due reti consecutive e l’assenza di Cr7, il figliol prodigo bianconero ha anche ritrovato un gran feeling pure con la nostra lega. Insomma, la difesa biancoceleste è avvertita. 
LE SCELTE
Resta in emergenza, la Lazio. Ma per lo meno Inzaghi può contare sul ritorno dopo quasi due mesi di Radu (inserito in lista al posto di Vavro, insieme ad Escalante da giorni isolato) al centro, subito insieme ad Acerbi e Luiz Felipe dall’inizio. Tra i pali resta Reina, in assenza di Strakosha ancora bloccato insieme a Leiva, sostituito in regia da uno fra Cataldi (in vantaggio) e Parolo. Sulle fasce ancora Marusic e Fares, davanti confermata la coppia Correa-Muriqi con Caicedo pronto a essere ancora l’uomo dell’ultimo minuto. 
GLI AVVERSARI
Pirlo parte invece dal solito 4-4-2, che si trasforma in 3-5-2 a specchio.

Difesa con Cuadrado, Demiral, Bonucci e Danilo inizialmente. Dubbio fra Arthur e Rabiot come playmaker, Kulusevski e McKennie in vantaggio su Chiesa per due maglie. Ronaldo ovviamente non si tocca, ma adesso Morata in tandem ha il piede ancora più caliente.

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