Lazio, c'è un Kamenovic della discordia

Lazio, c'è un Kamenovic della discordia
di Alberto Abbate
3 Minuti di Lettura
Venerdì 13 Agosto 2021, 07:30

Da amuleto a Kamenovic della discordia. E pensare che questo spilungone 21enne serbo ad Auronzo era lucidato come un porta fortuna: bastava la sua presenza a far vincere ai compagni di casacca ogni partitella in famiglia. Meno di un mese dopo, è motivo di discussione fra Sarri e la dirigenza. Il tecnico, dopo averlo provato centrale e poi terzino, lo ha bocciato perché non lo ritiene ancora pronto per la Serie A. Vorrebbe mandarlo in prestito a farsi le ossa, anche e soprattutto per liberare l’ultimo posto da extracomunitario (l’altro sarà occupato da Felipe Anderson) in rosa. Ma qui sorge il problema: si rischia la crisi diplomatica con l’agente Kezman. E la Lazio non può proprio permettersela. Perché se anche il rinnovo di Marusic (scadenza 2022) è già in tasca, c’è il top player Milinkovic nella sua scuderia. Grazie all’aiuto del procuratore (oltre a costanti ritocchi d’ingaggio), Sergej è rimasto a Formello con la massima voglia, nonostante qualche grillo Champions per la testa. Guai insomma a turbare questa collaudata armonia.
HUDSON ODOI
Il bivio resta. Qualcuno resterà scontento, qualunque sarà la scelta. Tare ha spiegato a Sarri le ragioni per cui Kamenovic dev’essere tesserato e restare in squadra. Ma così si preclude la strada all’esterno prescelto Filip Kostic, dopo la pista Brandt tramontata. Bloccata la casella extra, eventualmente, anche per Hudson Odoi in prestito dal Chelsea per la fascia. Come se non bastasse già la mancata cessione di Correa come ostacolo per l’indice di liquidità. Meno male che Inzaghi insiste per il Tucu e, dopo la cena con Lucci, c’è anche l’apertura di Marotta: «Cercheremo di accontentare l’allenatore sulla punta». Dopo Ferragosto, per 30 milioni più bonus, può arrivare la fumata bianca.
PATTO OROBICO
Ora però potrebbe aprirsi un’altra clamorosa via d’uscita. Con l’infortunio grave di Hoteboer, l’Atalanta punta Lazzari (in principio anche in orbita Inter) oltre Zappacosta. La Lazio parte da 25 milioni e potrebbe anche ottenere su Basic un patto di non belligeranza. Già, perché Lotito ha promesso a Sarri che comunque il jolly della mediana (7 milioni più 3 di bonus al Bordeaux) arriverà e ogni nuovo acquisto - da luglio in campo senza deposito del contratto - sarà al suo servizio per la prima giornata. 
SHAQIRI
Con una cessione big, si punterebbe un esterno (vedi Shaqiri, non ancora preso dal Lione), ma bisogna considerare anche il piano b senza denaro alla portata. E ora Tare sta spulciando insieme al tecnico tutte le occasioni low cost e comunitarie nel caso in cui non si dovesse sciogliere in questo rush finale il bandolo della matassa. Sono stati proposti James Rodriguez e Coutinho, dagli stipendi impossibili (12 e 8 milioni), ma con passaporti spagnolo e portoghese e in uscita gratis da Everton e Barcellona, oltre i più abbordabili Ribery e Callejon dalla Fiorentina. Il Psg potrebbe liberarsi dell’esubero Julian Draxler in prestito e partecipare all’ingaggio monstre, già dimezzato per la Lazio col Decreto Crescita. Il ds escludeva in principio un altro ritorno temporaneo dallo United di Andreas Pereira, ma va tenuta come ultima mossa disperata. Lotito cerca comunque stipendi in discesa. Deve ridurre i costi di gestione, ecco perché al grande ex Nesta (ieri ancora con Sarri a Formello) non è stato proposto alcun ruolo (per esempio, al posto di Peruzzi) in società. In futuro però la porta sarà riaperta.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA