Lazio, Immobile porta un po' di pace nel caos di Formello: il capitano ha “costretto” a una tregua Acerbi e Marusic

E ora Ciro prova a sciogliere il gelo fra Sarri e Lotito sul futuro

Lazio, Immobile porta un po' di pace nel caos di Formello: il capitano ha costretto a una tregua Acerbi e Marusic
Lazio, Immobile porta un po' di pace nel caos di Formello: il capitano ha “costretto” a una tregua Acerbi e Marusic
di Alberto Abbate
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Giovedì 28 Aprile 2022, 09:01

Non solo bomber, anche ambasciatore. Scambiatevi tutti un segno di pace, ci pensa Immobile. L'opera diplomatica era già iniziata domenica sera, nella pancia dell'Olimpico, dopo che Acerbi e Marusic se l'erano promesse di santa ragione. Ciro nei giorni successivi ha insistito per far accettare a tutti le scuse e far rientrare subito ogni divisione. Il nervosismo va messo da parte, la squadra deve subito ricompattarsi per questo finale di stagione. Suona la carica, Immobile. Fa male l'ultima debacle, ma è ancora tutto aperto, specie dopo il pari dell'Atalanta e il tonfo della Fiorentina nel recupero con l'Udinese: Spezia, Samp, Juve e Verona, in quattro gare la Lazio può e vuole riprendersi l'Europa League.

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L'attaccante lo ha promesso a Lotito, sul quale ha intrapreso, sotto traccia, una nuova azione di persuasione. Ciro fa da paciere anche fra Sarri e il presidente. Proprio l'attaccante aveva spinto in estate per Maurizio sulla panchina biancoceleste, è ancora dalla parte dell'allenatore. E vuole contribuire con altri gol a dar seguito a un progetto ambizioso ed esaltante. Fra il tecnico e il patron è sceso il gelo, dopo un altro battibecco a caldo domenica notte, ma i risultati possono far rientrare ogni malumore. Anche se Sarri aspetta ancora un appuntamento prima della fine del campionato per decidere il suo futuro dopo aver avuto lumi sul mercato e sul budget a disposizione. Ieri Lotito era a Milano e continua a tergiversare. È il suo modus operandi, tenere tutti sulle spine. Immobile lo ha spiegato a Sarri perché lo conosce molto bene.
GLI INTROITI
«I conti si fanno alla fine - ha tuonato il numero uno perché i giocatori e l'allenatore sono delle aziende e giocano una partita funzionale a ottenere un ritorno economico».

Ci pensa, Ciro. Il 181esimo centro del capocannoniere, nonché miglior bomber in attività del campionato, non è bastato a riportare la Lazio al quinto posto, ma due punti rappresentano ancora un distacco minimo. E i 1520 milioni della qualificazione sarebbero ossigeno vitale per rialzare l'indice di liquidità e non costringere Lotito a rimetter mano al portafoglio: «La scorsa estate l'ho fatto solo perché lo avevo promesso a Sarri per sbloccare il mercato». Stavolta la Lazio è ancora più sotto, sarà la cessione di Milinkovic (fra Psg e United, la Juve dietro) a risanare il bilancio e a garantire le risorse per ogni altro intervento. Ma l'Europa diventa anche la calamita per attrarre altri big a Formello.

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LA TRASFERTA
Non si può gettare tutto al vento quando si è ancora così vicini al traguardo. È il discorso di Immobile, che vuole proteggere Sarri con cui ha un ottimo rapporto. L'allenatore lo ha coccolato e rianimato nel periodo più brutto, quello delle critiche azzurre postMacedonia del Nord. Con Maurizio, Ciro ha superato quota 25 gol, c'è riuscito in tre campionati come Lewandowski, Messi e Cristiano Ronaldo. Il suo rendimento è insomma sempre al top con la Lazio. Quello di Milinkovic si è addirittura elevato col decimo passaggio decisivo in questo torneo. Contro il Milan, invece, la diciannovesima sostituzione per Luis Alberto che, proprio contro lo Spezia all'Olimpico, all'andata aveva incantato con tre assist e un gol. Dopo il Napoli, anche la Fiorentina sarebbe sulle tracce dello spagnolo. Immobile martedì sera ha partecipato al suo party a ritmo di Flamenco, ma in trasferta quest'anno non ha mai ricevuto uno dei suoi famosi assist d'oro. Ancora out Pedro, dopodomani ci saranno di nuovo i tifosi a sostegno di Ciro e della Lazio: 1129 biglietti staccati, il settore ospiti dello stadio Picco è tutto esaurito. Si gioca in casa lontano dall'Olimpico per dare un segnale a Lotito. Per ricucire il rapporto fra il presidente e il tifo, Immobile deve fare un miracolo.

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