Allegri alla prova Benfica: «Partita importante ma non decisiva. Polemiche? Caso chiuso domenica sera»

Il tecnico alla vigilia della sfida di Champions: «Il Benfica ha una storia europea importante. Dobbiamo trovare l’equilibrio. Ci spazientiamo troppo spesso, a volte si vince anche al 90'»

Allegri alla prova Benfica: «Partita importante ma non decisiva. Polemiche? Caso chiuso domenica sera»
Allegri alla prova Benfica: «Partita importante ma non decisiva. Polemiche? Caso chiuso domenica sera»
di Alberto Mauro
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Martedì 13 Settembre 2022, 15:36

«Non mi fate rispondere sulla telecamera, altrimenti succede un casino che la metà basta». Una battuta a fine conferenza stampa, per stemperare le polemiche roventi delle ultime ore sul gol annullato a Milik contro la Salernitana. Allegri a freddo sorride, anche se l’episodio a caldo gli è costato il cartellino rosso che sconterà contro il Monza dell’ex bianconero Palladino al posto di Stroppa. E preferisce dribblare un giudizio su Marcenaro e il VAR. «Non ho mai espresso giudizi sugli arbitri, non sta a me. L’argomento si è chiuso domenica sera. Al posto della squalifica nella partita successiva propongo una multa salata da devolvere in beneficenza. Ho avuto una reazione sbagliata e mi dispiace». Il post Salernitana è difficile da digerire ma incombe un Benfica in striscia positiva da 11 partite: 11 vittorie, nessun pareggio e nessuna sconfitta in stagione. «Abbiamo recuperato Di Maria, non so se dall’inizio. Su Szczesny saprò più tardi. Alex Sandro ha avuto un problema all’adduttore, Rabiot e Locatelli sono out. Il Benfica ha una storia europea importante, servirà una prestazione di squadra: poche amnesie altrimenti in Europa le paghi. Milik? Ho anche un dubbio a centrocampo quindi domattina deciderò. Vlahovic? L’ho visto bene, possiamo difendere a 3 o a 4». Il problema di questa Juve per Max è la frenesia: «Dobbiamo trovare l’equilibrio. Se non riesci a far gol non devi prendere gol. Le partite sono lunghe, e bisogna continuare a giocare. Noi dobbiamo fare, non strafare. Abbiamo la voglia di andare, vincere le partite e fare 2 gol: ci spazientiamo troppo spesso. Vincere non è facile, a volte si vince anche al 90′».

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