Italia-Turchia, le probabili formazioni. Per gli azzurri la vita è adesso

Italia-Turchia, le probabili formazioni. Per gli azzurri la vita è adesso
Italia-Turchia, le probabili formazioni. Per gli azzurri la vita è adesso
di Ugo Trani
4 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Giugno 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 13:36

Il bello dell’Italia per l’Europeo. La competizione parte stasera all’Olimpico. In ritardo di un anno, conseguenza della pandemia. Ma il calcio, con il debutto della Nazionale contro la Turchia all’Olimpico, ci aiuterà a voltare pagina già stasera. Insieme al nostro Paese che, nell’ultimo triennio, ha riscoperto l’azzurro. La gente si è riavvicinata proprio nel momento in cui siamo stati costretti a restare a casa. È stato il paradosso del percorso di Mancini. Tifosi nuovamente innamorati dopo l’Apocalisse firmata da Ventura, ma fuori dallo stadio. Tv e basta. Gli applausi da casa e non in presenza. La notte romana avrà anche quel compito, cioè di riaprire al pubblico. Sono circa 15 mila gli spettatori: accontentiamoci, per ora.

Europeo, riapre l'Olimpico: finalmente siamo liberi di tifare

 

ALTO RENDIMENTO
L’Italia di Mancini sembra fatta su misura per l’Evento. È il simbolo della ripartenza. Della felicità. Dell’allegria. Merito del ct che, entrato in scena sulle macerie dell’eliminazione nel play off per il mondiale in Russia contro la Svezia, ha riqualificato la Nazionale.

Il suo spirito di appartenenza ha convinto contemporaneamente la Federcalcio e i giocatori. Ha appena rinnovato il suo contratto, altri 4 anni, stringendosi all’azzurro fino al 2026. Per capirsi, per due mondiali e un altro europeo. Lo ha fatto credendo nei talenti dei nostri club. Vedendo dove altri non avevano voluto guardare. E dimostrando, anche a chi ha solo pensato da sempre esclusivamente al risultato, di che cosa è capace il nostro calcio. Possiamo giocare bene pure noi, la sintesi del triennio che è stato gestito con passione e professionalità dall’Artista, come è stato chiamato da giocatore. Dal maggio del 2018 ha costruito il gruppo a sua immagine e somiglianza. Qualità, efficacia e spavalderia. Atteggiamento aggressivo e propositivo.

GRANDE VUOTO
Chiellini ha usato la parola magica che spesso abbiamo sentito nel triennio della rifondazione: entusiasmo. Si respira nello spogliatoio e anche fuori. Ma sempre il capitano ne ha scelta un’altra: riscatto. L’Italia è al buio dal 2 luglio del 2016, dai 18 rigori dei quarti di finale dell’Europeo per la sconfitta contro la Germania allo stadio Matmut-Atlantique di Bordeaux. Andò via Conte e Ventura ci lasciò fuori dal mondiale in Russia, seconda volta nella nostra storia e dopo 60 anni. Mancini ha riacceso la Nazionale. Con i risultati e le prestazioni. Sono 27 i risultati utili di fila, solo Pozzo è andato meglio con 30. Se vincesse le 3 partite della prima fase all’Olimpico, stasera contro la Turchia, il 16 contro la Svizzera e il 20 contro il Galles, eguaglierebbe il ct bicampione del mondo.

NUOVO STEP
L’Italia, nelle 32 partite dell’attuale gestione tecnica, non ha quasi mai avuto la possibilità di misurarsi con le migliori. Ha affrontato solo il Portogallo, senza Ronaldo: 1 pari e 1 sconfitta. E l’Olanda, vincendo ad Amsterdam con una delle sue esibizioni più convincenti. All’inizio del percorso, alla seconda amichevole, incrociò la Francia che poi sarebbe diventata campione del mondo: prese 3 gol, passivo inedito per questa Nazionale che vince da 8 partite (senza incassare reti: mai successo agli azzurri). E di gol non ne subisce da 785 minuti. Gli Europei 2021 vengono al momento giusto. Servirà a capire quanto è cresciuto il gruppo. E quanto potrà salire in quota l’Italia, portata dal ct al 7° posto del ranking Fifa. Non è favorita, ma da qui a Wembley può ribaltare il pronostico. La Turchia (fu la prima rivale pure a Euro 2000), mai capace di vincere nella sua storia contro gli azzurri (7 successi e 3 pari), è il primo esame. Demiral e Calhanoglu li conosciamo. E sono giocatori di spessore e qualità. Mancini, persi Sensi e al fotofinish Pellegrini, è ancora senza Verratti. Ma il 4-3-3 gli dà garanzie. La formazione è la stessa di venerdì a Bologna. Le novità le ha lasciate in dote De Zerbi prima di trasferirsi in Ucraina: sono Locatellli e Berardi, insidiato da Raspadori, l’ultimo (giovane) arrivato. L’arbitro è l’olandese Makkelie, il quarto ufficiale sarà la francese Frappart.

Italia-Turchia, le probabili formazioni

Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Barella, Jorginho, Locatelli; Berardi, Immobile, Insigne.

Turchia (4-1-4-1): Çakir; Celik, Söyüncü, Demiral, Meras; Yokuslu; Karaman, Yazici, Tufan, Calhanoglu; Yilmaz.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA