Euro 2032, Italia verso la candidatura: ok della commissione Cultura del Senato. Ecco le 11 città in lizza

Il governo si impegna «a garantire il necessario supporto per il miglioramento delle infrastrutture sportive» e «ad assumere iniziative al fine di favorire la promozione dei territori interessati»

Euro 2032, Italia verso la candidatura: ok della commissione Cultura del Senato. Ecco le 11 città ospitanti
Euro 2032, Italia verso la candidatura: ok della commissione Cultura del Senato. Ecco le 11 città ospitanti
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Mercoledì 8 Marzo 2023, 20:12 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 09:30

Italia verso la candidatura a Euro 2032. È arrivato il via libera (all'unanimità) della commissione Cultura del Senato alla risoluzione che impegna il governo a sostenere la candidatura avanzata dalla Figc per l'organizzazione della fase finale dei Campionati Europei di calcio Uefa Euro 2032. Il documento, presentato in commissione dal relatore Filippo Melchiorre (FdI) prevede, tra l'altro, che sia assunta «ogni opportuna iniziativa di propria competenza che valorizzi l'interesse nazionale rispetto a tale evento e alle relative eredità».

Si impegna inoltre il governo «a garantire il necessario supporto per il miglioramento delle infrastrutture sportive» e ancora «ad assumere iniziative al fine di favorire la promozione dei territori interessati e una loro maggiore visibilità a livello internazionale, anche nell'ottica della valorizzazione dell'immenso patrimonio culturale presente nelle città candidate a ospitare l'evento sportivo».

Euro 2032 in Italia: ecco le città candidate

Secondo quanto si apprende, le undici città candidate a ospitare le partite sono Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Cagliari, Bari e Palermo. Entro fine mese la Federcalcio dovrà indicare le dieci città scelte tra le undici candidate. Tra settembre e ottobre si saprà se l'Italia ospiterà la manifestazione in cui 24 squadre nazionali di calcio d'Europa si contenderanno il titolo.

Il campionato si giocherà tra giugno e luglio 2032.

 

Gravina: «Atto di grande valore, ora ultimiamo il dossier»

«È un atto politico di grande valore, perché unanime e trasversale». Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, plaude all'approvazione della risoluzione, da parte della settima commissione del Senato, a sostegno della candidatura italiana per l'organizzazione dei campionati europei 2032.

«Stiamo ultimando un dossier serio e credibile, che presenteremo fra un mese - continua Gravina -; questo importante impegno politico rafforza il percorso che abbiamo tracciato e che ci vede quotidianamente al lavoro con il Ministro per lo Sport, Andrea Abodi, che condivide il nostro stesso obiettivo. La candidatura nasce da una visione che si sta facendo progetto, organizzare EURO 2032 può contribuire a dare una prospettiva di sviluppo al calcio italiano e all'intero sistema Paese. Ringrazio il presidente della Commissione, Roberto Marti, tutti i componenti e in particolare il primo firmatario, il sen. Filippo Melchiorre, che con grande responsabilità e senso delle istituzioni si è impegnato in prima persona per raggiungere questo risultato».

Con la risoluzione approvata - fa sapere la Federcalcio - la 7a Commissione del Senato impegna il Governo a «sostenere e qualificare la candidatura avanzata dalla Figc per l'organizzazione della fase finale dei Campionati Europei di calcio UEFA EURO 2032, assumendo ogni opportuna iniziativa di propria competenza che valorizzi l'interesse nazionale rispetto a tale evento e alle relative eredità».

Nonché a «garantire, conseguentemente, il necessario supporto per il miglioramento delle infrastrutture sportive nell'ambito di progetti di rigenerazione urbana, senza consumo di nuovo territorio, anche attraverso la configurazione di strumenti che favoriscano lo stanziamento e/o il reperimento di idonee risorse finanziarie, pubbliche e private e individuando procedure che assicurano il completamento degli interventi nei tempi richiesti dalla UEFA, anche attraverso una centralizzazione e una semplificazione delle stesse procedure, mutuando modalità già adottate in occasione di progetti e/o eventi ritenuti di interesse nazionale».

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