Inter-Roma 3-1, le pagelle: Dumfries devastante, Calhanoglu regale. El Shaarawy e Mancini da incubo

Inter-Roma 3-1, le pagelle: Dumfries devastante, Calhanoglu regale. El Shaarawy e Mancini da incubo
Inter-Roma 3-1, le pagelle: Dumfries devastante, Calhanoglu regale. El Shaarawy e Mancini da incubo
di Daniele Petroselli e Francesco Balzani
6 Minuti di Lettura
Sabato 23 Aprile 2022, 20:01 - Ultimo aggiornamento: 22:17

A San Siro, nell'anticipo del 34° turno di Serie A, l'Inter batte la Roma dell'ex Josè Mourinho per 3-1. Ad aprire le marcature Dumfries al 30', mentre al 40' è toccato a Brozovic. Al 52' il tris di Lautaro che chiude i conti. La rete della bandiera all'85' di Mkhitaryan.

Inter-Roma anche stavolta storia: Inzaghi batte Mou 3-1 ed è primo per una notte

LE PAGELLE DELL'INTER (di Daniele Petroselli)

Handanovic 6: solo un brivio a inizio partita, con un passaggio errato ai suoi in disimpegno. Per il resto corre davvero pochi rischi. Non può nulla sul gol della bandiera degli ospiti.
Skriniar 6.5: gioca spesso d'anticipo sugli avversari, non dando modo ai giallorossi di ragionare. Spalle alla porta, fanno meno male e si vede. Unico neo la chiusura tardiva su Shomurodov che porta al 3-1.
De Vrij 6: gestisce bene con il compagno di reparto Abraham, per poco si lascia sfuggire fatalmente Mancini prima del gol del vantaggio. Qualche altra sbavatura c'è ma sono più gli anticipi a pulire la sua zona che i momenti in cui va in difficoltà.
Dimarco 7: cauto nella prima parte, dopo il vantaggio prende sempre più metri a Karsdorp ed entra talmente in fiducia che quando c'è da chiudere qualche diagonale, lui c'è sempre, risultando tra i migliori nella retroguardia nerazzurra. Generoso come sempre. (Dal 18' st Bastoni 6.5: l'Inter cala i ritmi e si copre, lui fa il suo compito egregiamente. Decisivo su Carles Perez nel finale)
Dumfries 7: Sempre molto alto, a mettere paura ad El Shaarawy e Zalewski. Quando ha spazio, fa paura. Perfetto l'inserimento centrale da attaccante puro in occasione del gol. Cala il ritmo nella ripresa ma solo perché non c'è più da esagerare ma da gestire il doppio vantaggio. Leggero in chiusura in occasione del gol della Roma. Semplicemente devastante. 
Barella 6.5: in crescita, anche se spesso rimane imbottigliato nel traffico creatogli da Mourinho, che teme la sua dinamicità. Lui però se ne va spesso in serpentina, mandando in bambola la mediana giallorossa.
Brozovic 7: Pellegrini lo segue passo dopo passo, lui si innervosisce ma alla prima vera occasione tira fuori dal cilindro una perla, che vale il raddoppio. (Dal 26' st Gagliardini 6: controlla la situazione nella parte conclusiva della gara, mai in difficoltà)
Calhanoglu 7.5: prima emozione il missile che costringe Rui Patricio a una difficile parata. Poi si inventa un filtrante al bacio per il vantaggio di Dumfries e dal suo piede parte il pallone che porta al tris di Lautaro. Può bastare? Decisamente sì. Prova di qualità e sostanza.
Perisic 6.5: E' in forma, ma dal suo lato fa fatica a trovare spazi in profondità. Bravo però a lasciare strada a Dimarco quando serve. Ottimo poi l'assist per il bis firmato Brozovic. (Dal 26' st Gosens 6: non c'è molto da fare dalle sue parti, la Roma dopo il tris molla la presa e lui deve solo gestire da quel lato)
Dzeko 6.5: in pratica non trova mai la porta, ben chiuso dalla retroguardia romanista. Però è fondamentale quando, spalle alla porta, c'è da creare spazi. Come in occasione del vantaggio. Non una delle migliori prestazioni, ma c'è comunque nel momento chiave dell'incontro. E può bastare stavolta. (Dal 18' st Correa 6: entra quando i giochi sono ormai fatti, qualche ripartenza e niente più)
Lautaro 7: prova qualche inserimento ma fa fatica a trovare gli spazi. Poi però il lampo quando partecipa alla velocissima azione del vantaggio con un colpo di tacco bellissimo. Nella ripresa sale d'intensita e trova il gol del tris nerazzurro. Era del novembre 2020 che non segnava tre reti consecutive. Il suo apporto, proprio adesso, è fondamentale. (Dal 37' st Sanchez sv)
All.Inzaghi 7: una vittoria che, per come è maturata, può essere quella decisiva in chiave Scudetto.

Il derby, dopo il trionfo con la Juve, ha dato grande carica ai nerazzurri, ma la vittoria contro l'ex Mourinho sembra essere un tassello fondamentale verso la corsa al titolo. L'Inter ha ritrovato forma fisica e idee davanti. Insomma è tornata l'Inter della prima parte di stagione. Proprio nel momento decisivo del campionato.

 

LE PAGELLE DELLA ROMA (di Francesco Balzani)

Rui Patricio 5,5: Niente da fare e poco da opporre su Dumfries, Brozovic e Lautaro. Contro l’Inter è sempre una sofferenza infinita, anche Karsdorp lo mette in ansia con un retropassaggio folle. Bella parata su Calhanoglu. 

Mancini 4: Concede troppo spazio a Calhanoglu al 18’ quando arriva il primo vero pericolo e si divora il vantaggio sulla punizione di Pellegrini. Poi si fa beffare pure da Brozovic e da Lautaro che gli salta sulla testa. Giallo immancabile. Serata davvero amara. 

Smalling 5,5: L’inglese coordina le maree del gioco difensivo della Roma: bassa per gran parte del primo tempo, alta quando Mourinho glielo richiede. Quando però arriva la tempesta può solo raccogliere i cocci nella porta di Rui Patricio. Poche colpe, tanta sofferenza.

Ibanez 4,5: In fase di marcatura è appena sufficiente anche se non è posizionato perfettamente sul vantaggio interista. Poi ostacola addirittura Smalling sul 3-0 interista buttandolo in terra. Una scena grottesca.  Male in impostazione. 

Karsdorp 5: Quando l’Inter preme sull’acceleratore la buona volontà non basta più e pure Rick finisce a fiato corto. Meglio non commentare il retropassaggio a Rui Patricio nel finale, bello invece il velo per Mkhitaryan. 

Oliveira 4,5: Ritmi alla portoghese, ma in campo lo spartito è rock. Copertura dimenticabile sul gol interista e tanti appoggi sbagliati. Più timido di Cristante e rallentatore di giocate. Finale con giallo e squalifica. (80 ‘Bove sv: merita più spazio)

Mkhitaryan 5,5: Segna un gol del bandiera che vale poco ma almeno salva l’onore dei 4500 tifosi a San Siro. Troppo leggero da solo Miki contro il solido centrocampo di Inzaghi. C’è poco da arpeggiare in serate come questa. Ad inizio ripresa cicca male un pallone e non è mai preciso in verticale.

Zalewski 5: Gli tocca Dumfries, un treno. E lui rimane più basso del solito per non deragliare. Una gara da terzino per uno nato trequartista. Dopo il gol dell’olandese è sofferenza pura. Ma chi poteva fare meglio nella rosa romanista? (78’ Vina sv) 

Pellegrini 5,5: Prende il metro e prova ad allungare la manovra del centrocampo giallorosso come al 19’ quando ruba palla a Brozovic e avvia la prima procedura di insediamento nell’area interista o come al  27’ quando si prende e calcia una punizione insidiosa. Anche nella ripresa trova un bel varco di esterno mal sfruttato da El Shaarawy. Non brilla ma prova almeno a farlo. (64’ Veretout 5,5: il grande escluso, entra quando c’è ormai poco da fare. E fa poco)

El Shaarawy 4: Parte prendendo spallate da Barella e cercando il giusto equilibrio tra le due fasi. L’ex Cagliari non lo abbandona un attimo e questo provoca più di un fastidio al Faraone che diventa irritante per palle perse e movimenti sconnessi. Nella ripresa ha subito l’occasione per rifarsi ma taglia male e tardi sull’idea di Pellegrini. (64’ Perez 6: prova guizzi)

Abraham 4,5: Parte con un numero da Premier poi deve trovare crepe nel muro solidissimo formato da Skriniar e De Vrij. E quella crepa non si trova in un primo tempo di difficoltà. Chiede maggiori rifornimenti ai compagni, che arriva solo dopo un’ora quando pasticcia di nuovo come a Napoli.. (78’ Shomurodov 6: bell’assist per Mkhitaryan)


Mourinho 5: Mou ordina un piano meno offensivo ma dopo il primo gol la squadra va in bambola e finisce per annegare come all’andata anche per mancanza di ricambi. La presenza muscolare di Zaniolo e Cristante poteva servire eccome. Ma è la differenza tecnica a pesare oltremodo. Si poteva perdere, non così male. Non così presto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA