Ore 18, alla Sardegna Arena, la Roma inizia il suo countdown verso Old Trafford. Va in campo contro il Cagliari, costretto a inseguire dal terzultimo posto la salvezza con ancora 6 giornate da sfruttare, e non sta certo a pensare, nonostante Fonseca continui a chiedere concentrazione nel finale del torneo, alla sfida con la squadra di Semplici. A Trigoria, e fuori, interessa altro. Ovviamente la semifinale d’andata contro lo United, giovedì a Manchester. E anche la rifondazione della famiglia Friedkin che, a fine stagione, partirà proprio dalla panchina con il cambio dell’allenatore. Pinto, il gm sbarcato a gennaio nella Capitale, ha il compito di tutelare il tecnico attuale e al tempo stesso scegliere il profilo ideale che, scartati quelli stranieri, sarà quasi certamente italiano. E, se possibile, di alto profilo. Allegri, se darà il gradimento, o Sarri, già disponibile (si deve solo liberare dalla Juve: a fine maggio se non sarà confermato, riceverà il bonus da 2,5 milioni).
FRENATA EVIDENTE
La Roma, scivolata al 7° posto (il Sassuolo è salito a -3) e a 10 punti dal 4°, non è più in corsa per giocare la prossima edizione della Champions, partecipazione che ormai può conquistare solo vincendo l’Europa League. Il rendimento nel girone di ritorno è stato, del resto, fin qui scadente: 18 punti in 13 partite e solo 5 nelle ultime 6. Non c’è da sorprendersi: i giallorossi hanno la decima difesa (48 reti subite) e anche l’attacco, pur restando il 6° del torneo (48 segnate), ha perso efficacia (9 gol realizzati in 10 gare: è il peggiore in questo periodo). Fonseca, anche guardando verso Manchester, non sembra però preoccupato. Anzi garantisce che il gruppo non ha mollato in serie A per dedicarsi esclusivamente all’Europa League: «La prestazione contro l’Atalanta è stata un buon esempio per chi dice che la squadra non ha la testa sul campionato. Giovedì ha lottato fino alla fine della partita. A Cagliari, quindi, vogliamo fare una buona partita e vincere, pur sapendo che gli avversari sono in buon periodo e hanno bisogno di un altro successo».
ROSA PIÙ ASSORTITA
Ma l’ottimismo ha un senso, e lo sa bene il portoghese, scorrendo la lista dei convocati: sul charter per la Sardegna ne sono saliti 24, da tempo mancava l’abbondanza di queste ore.
ROTAZIONE SCONTATA
«Alcuni titolari resteranno fuori» chiarisce Fonseca. Che potrebbe far riposare Cristante, Karsdorp, Veretout, Mkhitaryan e Dzeko. E provare Smalling (dall’inizio) e Spinazzola per Manchester. Il turnover, comunque, è annunciato, anche perché c’è chi è stanco. «Non Villar. Ma mantenere lo stesso rendimento per un’intera stagione è impossibile». Il Cagliari, anche se non avrà l’ex Nainggolan fermato dal giudice sportivo e Pereiro positivo al Covid-19 (lo era stato già a fine novembre), ha ripreso quota con le 2 vittorie di fila con il Parma e l’Udinese. Semplici, intanto, dà ragione al collega: «Magari ci sottovalutassero. Penso che, però, non sia così. Tengono sia alla coppa che al campionato, hanno una rosa ampia e con interpreti forti». Pereiro, insomma, si aggiunge a Cragno. Negativi gli altri giocatori, subito in isolamento fiduciario.