Fienga, ancora principale riferimento di Fonseca in attesa dello sbarco di Tiago Pinto, ha fatto il punto di mercato con l’allenatore: la priorità va all’esterno offensivo e non a quello difensivo. L’attaccante, trequartista o (mezza) punta che sia, e non il terzino. Il portoghese è stato chiaro: bastano Karsodorp e Peres, se sta bene anche Santon. Inutile, quindi, spendere per altri laterali a destra. Meglio cercare il sostituto di Pedro o di Mkhitaryan, anche perché Perez fin qui non si è acceso e la Roma lì davanti sta costruendo la sua stagione. Alle spalle di Dzeko (o al suo posto) vanno schierati giocatori di spessore. E affidabili.
RUOLO SCOPERTO
Fonseca non ha certo cambiato idea. Partito Under, avrebbe confermato Kluivert. Che è stato invece ceduto: la dirigenza ha spiegato all’allenatore di voler far aumentare il minutaggio del calciatore, snobbato dopo il lockdown come ha appena chiarito lo stesso attaccante. Ora il portoghese, soddisfatto per il rendimento di Karsdorp e deluso per il ritardo di Pastore, insiste: a gennaio è meglio prendere la punta, visto che Zaniolo tornerà in primavera. E per una questione anagrafica: Pedro e Mkhitaryan hanno rispettivamente 33 e 31 anni. E Dzeko 34, con Mayoral ancora acerbo. Individuato il profilo già in estate: il club giallorosso puntò sull’ex El Saharawy, 28 anni, pronto a lasciare la Cina per mettersi a disposizione di Mancini per l’Europeo e soprattutto a ridursi drasticamente lo stipendio.
IDENTIKIT PRECISO
Allo Shanghai Shenhua guadagna 14 milioni a stagione per tre anni, qui ripartirebbe da 2,5 milioni più bonus, anche perché il governo cinese si appresta a varare la legge che l’ingaggio dei calciatori non potrà essere superiore ai 3 milioni lordi.