Tutto era iniziato con un agguato teso ai supporter bresciani che stavano avvicinandosi allo stadio, a seguito del quale la polizia ha fermato molti ultrà pisani a Empoli, poi trasferiti in questura a Firenze per l'identificazione. Negli scontri si contano anche quattro poliziotti del reparto mobile contusi e un funzionario della questura fiorentina ferito ad un occhio da una bastonata.
La polizia è riuscita ad evitare che le due tifoserie venissero a contatto. Secondo la prima ricostruzione, i pisani sono usciti all'improvviso da alcuni cespugli lungo la strada bloccando i pullman dei tifosi lombardi scortati dalle forze dell'ordine, lanciando sassi e colpendo con spranghe i mezzi. I tifosi pisani, secondo la questura, avevano raggiunto Empoli con mezzi propri, parcheggiandoli in un'area di sosta di scambio ad hoc proprio per tendere l'agguato ai sostenitori rivali. Molti dei tifosi in corso di identificazione saranno denunciati a piede libero e tutti riceveranno il daspo.
«Dopo i gravi episodi di oggi, come sindaco di Empoli farò presente alla prefettura di Firenze la necessità di non far più svolgere al Castellani le partite del Pisa».
Lo scrive in una nota il sindaco di Empoli, Brenda Barnini. «Lo faccio per motivi evidenti - continua il sindaco -. Si tratta di garantire l'ordine pubblico e la sicurezza nella nostra città. Empoli non merita di essere teatro di fatti che mai si sono verificati in passato con questa gravità. Empoli non è abituata a vivere l'evento calcistico come un'occasione di guerriglia. La correttezza e la sportività da sempre dimostrata dalla nostra tifoseria è sotto gli occhi di tutti».