Atalanta "corsara", Pasalic e Zapata affondano il Cagliari

Atalanta "corsara", Pasalic e Zapata affondano il Cagliari
Atalanta "corsara", Pasalic e Zapata affondano il Cagliari
di Francesco Caruso
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Sabato 6 Novembre 2021, 23:19 - Ultimo aggiornamento: 23:46

Atalanta "corsara", quarta vittoria in trasferta su sette e quarto posto in solitaria per i bergamaschi: all'Unipol Domus Arena, contro il Cagliari, finisce due a uno per la squadra di Giampiero Gasperini. Al gol di Pasalic al sesto minuto del primo tempo aveva risposto il pari di Joao Pedro al ventisettesimo: decisiva la rete di Duvan Zapata al quarantatreesimo. 

Cagliari ultimo e a caccia della vittoria della "scossa" pur nella consapevolezza della situazione di emergenza: Mazzarri ha scelto Nandez a supporto dell'unica punta Joao Pedro.

Pochi sconti da parte di Gasperini che ha deciso di schierare la formazione di Manchester: unico cambio Malinovskyi per Ilicic che è partito dalla panchina. Atalanta rullo compressore in trasferta con quattro vittorie e due pareggi, ruolino di marcia casalingo opposto per i sardi che si presentavano al match con tre sconfitte, un pareggio e una vittoria. 

Cagliari che è partito subito forte con l'ex Bellanova messo davanti a Musso dopo appena due minuti ma al primo affondo serio è stata l'Atalanta a passare. Tutto troppo facile al quinto con Zapata che protegge e "ispira" Zappacosta: palla dentro per Pasalic per il più semplice degli appoggi. Partita che nel primo quarto d'ora ha evidenziato le lacune della squadra sarda, incapace una volta preso lo schiaffo di reagire con convinzione, priva anche di "frecce" nel suo arco offensivo. Assente Keita Baldè, operato alle tonsille, Pavoletti in panchina, è affidato al duo Nahitan Nandez-Joao Pedro il compito di mettere in discussione le solide certezze difensive dei bergamaschi. Il "film" di Walter Mazzarri è diventato realtà al ventisettesimo: proprio Joao Pedro ha trovato il guizzo giusto per infilarsi tra de Roon e Palomino e "bucare" Musso in uscita. L'Atalanta incassa il colpo e reagisce subito con Duvan Zapata che sfrutta il "mismatch" con i difensori sardi e prova a superare Cragno bravo e fortunato a opporsi in uscita. Tuttavia il portiere dei sardi non ha potuto nulla al 43' quando il colombiano, ben servito da Koopmeiners, lo ha battuto con un tiro ravvicinato: Cragno ha solo potuto sfiorare il pallone del nuovo vantaggio dell'Atalanta. 

Divario tecnico evidente ma sardi sempre in partita. Da queste certezze è ripartito Mazzari che nel secondo tempo ha scelto di inserire un altro ex, Alberto Grassi, per dare più benzina a un centrocampo sotto ritmo: fuori Deiola. Nessun cambio invece per Gasperini. Già dopo pochi secondi l'occasione d'oro per il Cagliari con l'ex Bellanova che ha sparato in curva a due passi da Musso. Al cinquantaquattresimo il potenziale rigore per l'Atalanta poteva decidere in anticipo l'esito della gara: saggia decisione dell'arbitro Piccinini di tornare sui suoi passi e di togliere all'Atalanta un rigore che non c'era. Tanti cambi, con le "frecce" Pavoletti e Ilicic tra gli altri in campo, ma il copione della partita non è cambiato: l'Atalanta a fare la partita, il Cagliari a cercare di mordere di rimessa. A un quarto d'ora dalla fine due occasionissime per parte proprio con i nuovi entrati: il tiro a giro di Ilicic sventato da un grande balzo di Cragno, il tacco di Pavoletti sotto porta di poco a fondo campo. Nel finale ancora l'ariete livornese, entrato bene in campo, ha avuto l'occasione per pareggiare i conti ma il suo colpo di testa, pezzo forte della casa, è terminato alto sulla traversa.

Dopo quasi cinque minuti di recupero l'Atalanta porta a casa la sua quinta vittoria su sette partite in trasferta e sale al quarto posto solitario. Vittoria meritata dalla squadra di Gasperini, che con un possesso palla quasi doppio e nove tiri in porta a uno legittima i tre punti. Per il Cagliari arriva invece la quarta sconfitta alla Unipol Domus Arena che certifica l'ultimo posto in classifica: per Walter Mazzarri, salvo un nuovo cambio di panchina, sosta salutare per recuperare idee e uomini. 
 

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