Argentina-Francia, Alvarez contro Giroud: i partner di Messi e Mbappé promettono gol

Spalle a chi? La finale dei Mondiali passa anche dai loro piedi

Argentina-Francia, Giroud contro Alvarez: i partner di Mbappé e Messi promettono gol
Argentina-Francia, Giroud contro Alvarez: i partner di Mbappé e Messi promettono gol
di Stefano Boldrini
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Sabato 17 Dicembre 2022, 06:44 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 14:49

Dribblare il virus del cammello la Francia -, trovare le contromisure alla velocità spaziale di Kylian Mbappé l'Argentina -, godersi l'ultima esibizione mondiale di Leo Messi tutto il mondo -: a voi la finale di Qatar 2022. E guardare bene le spalle: domani questo sarà uno dei comandamenti tecnici di Argentina-Francia. Difendere bene, ma occhio anche ai principali partner di Leo Messi e Kylian Mbappé. In questo caso, attenzione a Julian Alvarez, classe 2000 e a Olivier Giroud, nato nel 1986. Quattordici anni di differenza, storie diverse, ma in questo torneo percorsi paralleli. Sono non solo i giocatori che hanno sostenuto la coppia Messi-Mbappé, ma condividono anche, dietro ai colossi, le posizioni in classifica cannonieri: 4 gol a testa. Di Giroud sappiamo tutto: dal 2021 gioca nel Milan dopo una carriera iniziata a Grenoble e passata per Istres, Montpellier, Arsenal e Chelsea. Lo davano già per finito nel 2018, quando lasciò i Gunners. Al Chelsea dimostrò di essere ancora lui. Stesso discorso quando approdò in Italia: troppo su con gli anni, si disse. E' diventato invece una figura centrale dei rossoneri, grazie anche al rapporto solido con Stefano Pioli. In nazionale, altra bella storia. Sembrava destinato all'addio dopo il mondiale del 2018, ma Deschamps non ha mai mollato l'osso. Risultato: il miglior Giroud internazionale di sempre, all'età di 36 anni e 3 mesi. Come dicono dalle sue parti, chapeau.

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PREDESTINATO

Julian Alvarez ha incantato Pep Guardiola: scusate se è poco.

Il Manchester City è andato a prenderlo in Argentina lo scorso gennaio, versando 21,4 milioni di euro nelle casse del River Plate e lasciandolo in prestito a Los Millionarios fino a giugno. «Lo stavamo seguendo da tempo. Può ricoprire diversi ruoli offensivi e crediamo fermamente che sia uno dei migliori giovani attaccanti del Sud America», dichiarò sul sito del City il direttore tecnico Txiki Begiristain all'annuncio dell'affare. L'esordio con i campioni d'Inghilterra è stato fulminante: subito a segno nella Community Shield, contro il Liverpool, il 30 luglio 2022. In 20 gare tutto compreso con il City, 7 reti: esame superato con lode, nonostante la concorrenza di Erling Haaland e pezzi da novanta come Foden e Mahrez. Guardiola intravede in lui il nuovo Kun Aguero: meno uomo area forse, ma stessa facilità di gol. Alvarez ha tolto in Qatar il posto da titolare a Lautaro Martinez e nella semifinale contro la Croazia è stato l'assoluto protagonista, insieme con sua maestà Messi naturalmente: primo gol show dopo una fuga di cinquanta metri, poi il tocco perfetto del 3-0. In Argentina assicurano: il binomio Messi-Alvarez è perfetto.

I PROBLEMI SONO ALTRI

Olivier e Julian rappresentano due certezze per Deschamps e Scaloni. I problemi sono altri. Il ct francese, a caccia del secondo titolo di fila che gli consentirebbe di eguagliare Vittorio Pozzo, sta facendo i conti con la minipandemia che ha colpito i Blues. La chiamano virus del cammello, ma non esistono bollettini medici ufficiali. Si sa solo che ha colpito prima Upamecano e Rabiot, poi Conan, infine Konaté e Varane. I primi due sono in ripresa, gli altri preoccupano. I malati sono isolati dal resto del gruppo ed è stato ripristinato l'uso delle mascherine. Scaloni sta valutando come fermare Mbappé. Ieri ha provato la difesa a cinque, poi è tornato sulla linea a quattro. Molina è in formissima, ma il ct argentino vuole un sostegno. Di Maria si candida per una maglia: i suoi muscoli di seta remano contro. Scaloni ci penserà mille volte prima di decidere.

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