L'appello di Basso: "Servono
1,5 milioni per salvare la Sutor"

Un momento dell'assemblea pubblica della Sutor
Un momento dell'assemblea pubblica della Sutor
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Mercoledì 28 Maggio 2014, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 18:22
MONTEGRANARO - Un milione e mezzo per salvare la Sutor. Altrimenti il futuro grigio, per non dire nero. È lo scenario delineato dalla Triade davanti a trecento persone nel corso dell’assemblea pubblica di martedì sera all’Hotel Horizon. “Lasciamo la società gratis, ma chi la vuole deve accollarsi il milione e seicentomila euro di debiti che noi non riusciamo più a gestire”. Questo il messaggio lanciato da Basso, Cannella e Trapè, seduti uno di fianco all’altro come tante volte nella trentennale esperienza alla guida della Sutor.



Gestione del debito è il concetto cruciale. “Negli ultimi quindici anni abbiamo gestito un budget di circa 40 milioni di euro - ha spiegato Basso - siamo riusciti a garantire il 90% di questa somma. Restano circa 4 milioni. Due milioni e mezzo sono a carico di noi tre come persone fisiche, il resto, 1,6 milioni circa, sono della Sutor. Tutti soldi sui quali, però, garantiamo noi tre. Dobbiamo dire grazie a mille persone, ma le garanzie le abbiamo sempre messe noi”.



E adesso? L’unica via è la cessione della società nel giro di un mese e ci vogliono 1,6 milioni di euro. Ad oggi, si ripartirebbe dalla Promozione, con l’obiettivo di iniziare l’opera di risanamento partendo dai parametri dei giocatori che ogni anno la società incassa (intorno ai 90 mila euro). Triste, ma, come ha detto Edo Trapè, “dobbiamo mettere un punto. Perseverare sarebbe diabolico”.
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