Alex Zanardi, da pilota di Formula 1 ad atleta paralimpico: nel 2001 l'incidente in cui perse le gambe

Alex Zanardi, da pilota di Formula 1 ad atleta paralimpico: nel 2001 l'incidente in cui perse le gambe:
Alex Zanardi, da pilota di Formula 1 ad atleta paralimpico: nel 2001 l'incidente in cui perse le gambe:
di Silvia Natella
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Venerdì 19 Giugno 2020, 18:56 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 07:13

Alessandro Zanardi, detto Alex, è l'uomo che non si arrende e che ha fatto dello sport non solo una vocazione, ma anche uno stile di vita a cui non si può rinunciare nonostante le difficoltà. Ora che tutta l'Italia è con il fiato sospeso per le sue condizioni in seguito allo schianto in handbike, tornano alla mente le immagini dell'altro incidente, quello che gli è costato la perdita di entrambe le gambe, nel circuito di Lausitzring, in Germania, il 15 settembre 2001, mentre gareggiava nel campionato Cart.

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Il pilota automobilistico era rientrato ai box per un rifornimento salvo poi uscire e perdere il controllo della vettura. Subito dopo il testa coda ci fu un impatto violentissimo con un altro pilota in gara, Tagliani, e la Reynard Honda di Zanardi ne uscì divisa in due. Per salvargli la vita fu necessario amputargli gli arti inferiori. Ci vollero sei settimane di ricovero e una quindicina di operazioni per cominciare il processo di riabilitazione, ma Alex non si è perso d'animo e si è rifatto una carriera sportiva diventando un campione paralimpico. 

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Nato a Bologna nel 1966, ha sviluppato fin da bambino la passione per i motori, nonostante l’opposizione della famiglia che in quegli stessi anni aveva perso la figlia maggiore Cristina in un incidente stradale. Nell'automobilismo si è laureato campione CART nel 1997 e 1998, e campione italiano superturismo nel 2005.

Nel paraciclismo ha conquistato quattro medaglie d'oro ai Giochi paralimpici di Londra 2012 e Rio 2016, e otto titoli ai campionati mondiali su strada. È stato scelto come portabandiera azzurro ed è stato eletto “Atleta del mese” dal Comitato Paralimpico Internazionale. Ha ricevuto infine anche il Premio Legend ai Gala dei Gazzetta Sports Awards.

 

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