"Woody Allen ossessionato dalle minorenni"
Il Washington Post apre gli archivi

"Woody Allen ossessionato dalle minorenni", il Washington Post apre gli archivi
"Woody Allen ossessionato dalle minorenni", il Washington Post apre gli archivi
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Venerdì 5 Gennaio 2018, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 10:36
Ossessionato dalle minorenni, proprio come i personaggi dei suoi film: il Washington Post pubblica oggi estratti dai 56 scatoloni di carte consegnate da Woody Allen a Princeton. Decenni, per l'esattezza 57 anni, di appunti e copioni mai realizzati rivelano quanto molti avevano sospettato: per il regista che sul set di «Manhattan» rubò il primo bacio all'allora sedicenne Mariel Hemingway, quella delle ragazzine è stata una sorta di attrazione fatale.


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Le carte, conservate nella sezione libri rari della Firestone Library, «sono piene di commenti lascivi e misogini», scrive il giornalista Richard Morgan spiegando di esser stato il primo a consultare l'intero archivio Allen da cima a fondo. «Woody è stato finalmente smascherato», ha commentato su Twitter l'attrice Rose McGowen, in prima linea nel movimento #MeToo. Morgan non nasconde il suo disprezzo per il cineasta: «Allen che è stato candidato 24 volte agli Oscar, non ha mai avuto bisogno di idee che andassero oltre il concetto dell'uomo licenzioso e della sua bella conquista: un'unica idea che gli ha fruttato molto nella sua lunga carriera».

Le sceneggiature, spesso freudiane, si attengono quasi religiosamente a una formula: una relazione sull'orlo del fallimento viene gettata nel caos dall'arrivo di una giovane donna. L'oggetto del desiderio dell'uomo adulto e a volte maturo di copioni e stesure preliminari di racconti hanno età variabile tra i 16 e i 18 anni come la vicina diciassettenne di «consider Kaplan» concupita dal vicino 53enne in un ascensore di Park Avenue. In una bozza per il New Yorker del 1977 un 45enne è affascinato dalle studentesse del City College di New York. A margine del dialogo, Woody scrive, e poi cancella, le parole «c'est moi», sono io.

È la prima volta, da quando è scoppiato lo scandalo Harvey Weinstein, che i media Usa puntano i riflettori su Woody Allen nonostante il regista, subito dopo le accuse rivolte al boss della Miramax, avesse esortato a evitare una «caccia alle streghe». Allen, che negli anni Novanta è stato accusato dalla figliastra Dylan di averla molestata e che ha poi sposato l'altra figliastra Soon-Yi, è il padre biologico di Ronan Farrow, il giornalista che ha fatto lo scoop sulle molestie e gli abusi di Weinstein per settimanale New Yorker. 



 
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