MACERATA - Lavoro, tenacia, tempo, pazienza: sono questi gli elementi di cui si nutre l’arte secondo il pensiero dell’artista maceratese Wladimiro Tulli, scomparso nel 2003. E la città di Macerata ne celebra il centenario della nascita, avvenuta il 4 settembre 1922, con la mostra “Wladimiro Tulli. Vitalismi”, inaugurata ieri a Palazzo Buonaccorsi, e visitabile fino al prossimo 26 giugno.
Insieme a Macerata celebrano l’artista anche il comune di Recanati, che ha già inaugurato una mostra che rimarrà aperta fino a lunedì prossimo, quello di Civitanova Marche, che nella città alta ospiterà prossimamente “Wladimiro Tulli: cavalcare i sogni”, e la fondazione Carima, che ha inaugurato un’altra mostra il primo aprile. A sostenere il progetto anche la figlia di Tulli, Carla, il fratello dell’artista, Piero Alberto. Tulli, infatti, è stato uno dei più grandi artisti maceratesi del ‘900, e viene considerato uno degli “ultimi futuristi”. A Palazzo Buonaccorsi sono state esposte alcune tra le opere più rappresentative dell’artista maceratese.
La mostra
Curata da Paola Ballesi e Giuliana Pascucci, l’esposizione copre tutto il periodo artistico di Tulli. Ci sono le opere iconiche che hanno segnato le tappe della sua produzione artistica: 42 dipinti, 17 ceramiche e due sculture, a cui si aggiunge un’appendice della collezione permanente del ‘900, di cui fanno parte opere di proprietà del museo e di collezionisti. Attraverso questa antologica, ammirando le opere esposte, il visitatore potrà immergersi nel senso di meraviglia dell’artista, che con i suoi tratti e colori era alla continua ricerca di libertà. «Da quando è venuto a mancare Wladimiro – il commento delle due curatrici Bellesi e Pascucci – la città pensava a come rendere omaggio ad un artista che ha fatto molto per Macerata, introducendola nel circuito internazionale, e dandogli un tocco di bellezza con la sua creatività».