I “Ware en Valse”, un trio anconetano che fa il pieno di like

Nikola Brunelli, Roberto Micucci ed Alice Bucciarelli del gruppo Ware en Valse
Nikola Brunelli, Roberto Micucci ed Alice Bucciarelli del gruppo Ware en Valse
di Gianluca Fenucci
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Mercoledì 27 Maggio 2020, 01:20
ANCONA - I “Ware en Valse” non finiscono di stupire e i loro video fanno incetta di like. Nikola Brunelli, Roberto Micucci e Alice Bucciarelli creano video per divertimento ma lo fanno anche come professione e molti clienti li chiamano per ideare e realizzare sketch per le loro attività o spot con lo stile riconoscibile dei “Ware en Valse”, non necessariamente con loro protagonisti. Le cifre al momento parlano di 30 milioni di visualizzazioni in totale con una media di 500mila a video. I social utilizzati sono Facebook, Instagram, YouTube e in piccola parte Tik Tok. 

Lo “stile WeV”
«Ci avvaliamo di molti collaboratori in base all’evenienza – dicono Nikola Brunelli, Roberto Micucci e Alice Bucciarelli - e sono molti coloro che hanno partecipato ai nostri video nel corso degli anni. Questo perché al centro di tutto c’è lo “stile Ware en Valse”, poi vengono i personaggi». Lo “stile WeV” è quello che caratterizza i tre giovani di Ancona: è un modo di ridere e scherzare ma soprattutto di vedere il mondo in maniera ilare. «Non prendersi mai troppo sul serio: era il nostro motto da liceali e fa parte di noi. Non solo nei video, ma anche nella vita reale, noi creiamo o assistiamo a scenette. Anche nei momenti più seri, non possiamo non vedere il lato comico delle cose e tutti quelli che, per brevi o lunghi periodi, ci frequentano, entrano in un modo di scherzare e di vedere umoristicamente il mondo che, in un certo senso, li “cambia”. Anche la scena più drammatica può avere un risvolto comico ed è per questo che molti nostri video hanno tematiche tutt’altro che leggere ma sono sempre letti in chiave umoristica». 

L’arma della comicità
Quella del gruppo è una sorta di irriverenza che fa scorgere i difetti delle cose e ridere di esse mostrandone le contraddizioni. Questo è anche il motivo per il quale il loro pubblico di riferimento non è di giovanissimi, ma dai 24 ai 40 anni. «La comicità è l’arma più forte per far riflettere su temi profondi perché appunto ne mette a nudo le contraddizioni e ne mostra i concetti essenziali. È chiaro che non tutti i video possono avere la profondità della satira, ma in un certo senso anche i video più “di pancia” hanno sempre quel carattere irriverente che ti porta a far riflettere. Il nostro pubblico non è un pubblico passivo ma al contrario è un pubblico attento e critico, e questo ci rende orgogliosi di quello che facciamo, oltre che ci diverte». 
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