Felicetti a Visso con “Scarpagnante, un ragazzo dell'Appennino”

Giorgio Felicetti
Giorgio Felicetti
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Mercoledì 26 Agosto 2020, 07:10
VISSO - E’ ancora viva l’emozione per “La terra tremano”  andato in scena a quattro anni dal sisma davanti ad un pubblico profondamente commosso, nel centro storico di Castelsantangelo sul Nera, che la rassegna “Un racconto per le Marche” propone  un altro appuntamento imperdibile, il 26 agosto alle ore 21 presso l’area dei Giardini del laghetto di Visso, dove andrà in scena lo spettacolo teatrale “Scarpagnante, un ragazzo dell'Appennino” che Giorgio Felicetti ha liberamente tratto dal romanzo Saltatempo di Stefano Benni.

La rassegna  ogni sera sta registrando il tutto esaurito, e quest’anno entra nel cuore dei paesi del cratere, con due storie chiave, che rappresentano il dopo e il prima del sisma: “La terra tremano”, che ancora verrà rappresentato il 29 agosto a Caldarola, ed infine il 6 settembre a Loro Piceno, e “Scarpagnante” appunto, il ragazzino dell’Appennino. I due racconti, insieme, vanno a formare questo unico grande “racconto per le Marche”, un affresco orale, per cercare di capire insieme com’è cambiato, come sta cambiando e come cambierà ancora il paesaggio umano delle Marche. In mezzo ai due racconti, a dividerli, c’è quella frattura che le Marche hanno subito col sisma del 2016, frattura acuita ed allargata dall’emergenza Covid. Lo spettacolo Scarpagnante  rende molto bene l’idea di come si viveva e si cresceva in queste comunità, prima del sisma. La storia di Saltatempo, un ragazzino che cresce sull'Appennino, in un paesino come Visso, diventa la storia di tutti quelli che sono stati ragazzi, in un tempo in cui tutto era ancora intero, come i sogni di tutti gli adolescenti.

La montagna, l’Appennino, Visso diventano allora un territorio dove diventare adulti, un microcosmo italiano sul finire degli anni sessanta, prima che tutto fosse spazzato via dalla modernità, come da un terremoto. Attraverso la storia di Saltatempo, da bambino a quasi adulto, lo spettacolo racconta le aspirazioni e gli amori di questo ragazzino, le sue amicizie, i rossori improvvisi, gli innamoramenti fantasmagorici, le incazzature assolute, i problemi legati alla vita che cresce. L’amore tra Saltatempo e Selene è qualcosa di toccante, dolcissimo e fragile come tutti gli amori adolescenti. È un autentico racconto di formazione, emozionante e palpitante, con le bellissime musiche del tempo: da Elvis Presley a De André, dai Beatles ai Rolling Stones, da Bob Dylan a Janis Joplin. Come una popolare canzone, questa storia arriva a tutti, soprattutto a a tutti quelli che, indossando i pantaloni corti dell’infanzia, si sono fatti geroglifici indelebili alle ginocchia, scoprendo poi che cosa terribile e magnifica è avere sedici anni. Difficile non pensare alla propria vita, alle proprie esperienze. Ed è commozione, un retrogusto di malinconia dolcissima e struggente nostalgia per un’infanzia, non così lontana negli anni, ma lontanissima nella memoria.

Comicità, pathos e divertimento si alternano come in un vortice meraviglioso, in questo spettacolo esilarante. Lo spettacolo è promosso  nell’ambito del progetto “Marche inVita, Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma”. 
Ingresso gratuito su prenotazione al  3341167103, email: info@prolocovisso.it.

 
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