C'è anche Valentino Rossi ad applaudire
Cremonini all'Adriatic Arena di Pesaro

C'è anche Valentino Rossi ad applaudire Cremonini all'Adriatic Arena di Pesaro
di Letizia Francesconi
3 Minuti di Lettura
Sabato 31 Ottobre 2015, 21:22 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 15:27
PESARO - Il concerto dove il contatto con il pubblico è stato più forte e più vivo nonostante le sue canzoni abbiano ormai venti anni.





Così è stato per Cesare Cremonini che ha fatto ballare e infiammare l'Adriatic Arena. Due ore fra nuove e vecchie canzoni, hit di successo e sperimentazioni jazz. L'adrenalina, il dinamismo, la passione e l'affetto per i suoi fan, hanno caratterizzato la perfomance di Cremonini. Per lui, dalle tribune dell'Astronave, c'era un fan d'eccezione, l'amico di sempre Valentino Rossi. Si è mischiato al pubblico nelle tribune più in alto del Palas, maglietta bianca, jeans e cappellino, con lui gli amici di Tavullia.



Valentino ha voluto concedersi un momento di svago, di leggerezza e divertimento, mettendo per qualche ora da parte le polemiche e il peso del duello all'ultima curva che lo aspetterà la prossima domenica, ha ascoltato ogni canzone di Cesare, anche quella fra le più commoventi e ricche di pathos, "Corro fra le stelle", la canzone che Cremonini ha eseguito al piano, dedicata al campione e all'amico Simoncelli. Tanto è forte il legame fra Vale e l'amico bolognese, che Cremonini all'immancabile bis, è salito sul palco con la maglietta gialla dal numero 46 e l'hashtag "IostoconVale".



Applauditissimo il finale con il brano "Un giorno migliore", dedicata proprio a Valentino. Tutto il concerto è stato un flash back continuo fra vecchie canzoni che cantano l'amore e il mondo dei ragazzi e nuovi successi che hanno raccolto l'affetto del pubblico e sono fra i brani più passati e ascoltati in radio. Maglietta nera e giacca bianca, l'Adriatic ha cantato con lui "Il comico", ed ancora "Logico". Un vero tripudio di braccia alzate per "Buon Viaggio", l'hit dell'estate.



Si è rivelato come un bolognese innamorato delle Marche e di Pesaro, lo ha detto sul palco al suo pubblico variegato e proveniente da diverse parti d'Italia. "E' un'emozione per me venire nella vostra terra. Il viaggio fino a Pesaro è stato un po' il ripercorrere la strada dei miei ricordi. Ho un affetto vero e gioioso per le Marche perché amo chi abita questi territori. Le Marche sono state per me da bolognese doc, la mia seconda casa, pensate che ho registrato brani e inciso dischi importanti vicino alle vostre terre e nella provincia. Ho costruito un pezzo della mia vita, la luna che brilla mentre percorri l'A14, il sole che scalda le spiagge ancora vuote in primavera e di certo non dimentico chi ho incontrato in questi luoghi e mi ha aiutato".



Più delle sue parole sono state le canzoni a scandire la colonna sonora del tempo che passa ed è passato, da quando 17enne suonava e cantava con i Lunapop. Mani al cielo e migliaia le luci dei cellulare per Maggese. "Canzoni come Maggese - così Cesare prima di cantarla - hanno avuto come giudici non i tecnici e forse nemmeno il pubblico, ma il tempo. Sembra ieri tutte le volte che le canto e sono attuali ancora oggi. Giovani che allora erano adolescenti ed altri che erano bambini le cantano ancora adesso".



E allora tutti in piedi con le mani a ritmo di musica per 50 Special il suo esordio e l'inizio di un legame con la musica, le emozioni, la quotidianità, l'amore giovane e l'amore maturo, che continua ancora.
© RIPRODUZIONE RISERVATA