Architettura, arte contemporanea e grandi mostre, il direttore Gallo annuncia il nuovo corso della Galleria Nazionale delle Marche

Lo storico dell’arte Luigi Gallo da novembre è il nuovo direttore della Galleria Nazionale delle Marche e della Direzione regionale Musei Marche-Mibact
Lo storico dell’arte Luigi Gallo da novembre è il nuovo direttore della Galleria Nazionale delle Marche e della Direzione regionale Musei Marche-Mibact
di Lucilla Niccolini
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Giovedì 11 Marzo 2021, 07:00

URBINO - Succede, nel visitare un museo, che l’attenzione per i capolavori esposti ci faccia dimenticare di osservare l’edificio che lo ospita. È più difficile che questo capiti nel Palazzo Ducale di Urbino, sede della Galleria Nazionale delle Marche: la “una città in forma di palazzo”, come la definì Baldassar Castiglione, capace di calamitare lo sguardo fin dal cortile d’onore.

Per farne il “protagonista” di ogni visita, Luigi Gallo, che da pochi mesi dirige il museo urbinate, ha lanciato un “nuovo corso”. Comincia in un periodo non certo felice per i luoghi e le manifestazioni culturali, preclusi come sono, dall’emergenza sanitaria, alla fruizione diretta. «Ma in questi mesi di chiusura forzata – riflette il direttore Gallo – abbiamo avuto la disponibilità di tempo per ripensare l’esposizione, il percorso, l’accessibilità, l’illuminazione. Non solo: il rapporto col pubblico, che con la pandemia ha subito limitazioni, può trovare nuovi canali e modalità di dialogo».


Una serie di visite alle sale della Galleria, guidate dallo stesso Luigi Gallo, era in programma dall’inizio di marzo. Sono state rinviate, a causa dell’inasprirsi dell’emergenza sanitaria. Intanto è stata lanciata sul sito web del museo e sui social una campagna di comunicazione molto efficace. “Il Museo si racconta” è un ciclo di filmati, con cui il direttore o, a seconda delle specifiche competenze, storici dell’arte, funzionari della Soprintendenza, illustrano ai visitatori virtuali un quadro, una sala, un gioiello meno conosciuto di questa collezione. «Un modo per “far parlare” il museo, e suscitare la voglia di conoscerlo meglio: di persona, non appena sarà di nuovo possibile».

La regia dei filmati è affidata a un giovane urbinate, Claudio Ripalti, autore di lungometraggi molto apprezzati. «Una grande risorsa della nostra struttura, autore anche - continua il direttore - delle eccellenti foto del sito. Dopo le puntate dedicate ad artisti sommi e alle loro opere, tra cui, oltre a Raffaello, Giovanni Santi, Piero della Francesca, Tiziano e Barocci, realizzeremo anche filmati sui grandi direttori della Galleria, a cominciare da Pasquale Rotondi, il salvatore dell’arte in tempo di guerra».


Intanto, a Palazzo Ducale è stata prorogata fino al 28 ottobre la mostra “Spiriti. Otto fotografi raccontano Giancarlo De Carlo a Urbino”. E si lavora per dare al Museo Nazionale delle Marche occasioni espositive di rilievo. «Speriamo di riuscire ad aprire, dopo Pasqua, la mostra “Sul filo di Raffaello. Impresa e fortuna nell’arte dell’arazzo”, a chiudere, almeno simbolicamente, le celebrazioni raffaellesche. E per onorare l’anno dantesco, sto curando, con Luca Molinari, un’esposizione dedicata a un magnifico progetto di architettura, mai realizzato.

Nel ‘38, Giuseppe Terragni e Pietro Lingeri, con la collaborazione del pittore Mario Sironi, idearono un Danteum, da costruire a Roma, sulla via dei Fori Imperiali. Saranno esposte, in un allestimento che mette il progetto il relazione con la “città ideale”, le 22 tavole originali, per la prima volta insieme». Poi, per il 2022, sono in cantiere gli eventi per il sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro.

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