Teatri storici delle Marche patrimonio dell'Unesco, continuano i sopralluoghi per presentare la candidatura

Teatri storici delle Marche patrimonio dell'Unesco, continuano i sopralluoghi per presentare la candidatura. Nella foto il teatro di Porto San Giorgio
Teatri storici delle Marche patrimonio dell'Unesco, continuano i sopralluoghi per presentare la candidatura. Nella foto il teatro di Porto San Giorgio
di Chiara Morini
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Venerdì 14 Aprile 2023, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 15:04
Una grande squadra di 62 teatri storici che ambiscono a diventare Patrimonio dell’Unesco. A poco meno di un anno dalla firma del protocollo di intesa tra Regione e Comuni, con il presidente Francesco Acquaroli, l’allora assessore regionale Giorgia Latini, e i 60 amministratori, a oggi la procedura è nella fase pienamente operativa con sopralluoghi e verifiche per poter presentare la candidatura. 


La vicenda


Prima di tutto i 62 teatri di 60 città perché Pesaro e Ascoli ne hanno in lista due sono stati inseriti nella tentative list, ovvero la lista dei beni o siti che ogni stato decide di candidare a patrimonio Unesco. Quindi la firma del protocollo di intesa, si diceva, un anno fa, e da lì è partito il lavoro operativo. Piccoli e grandi scrigni di cultura, arte e società, visto che i teatri rappresentano il legame tra territorio e comunità. Un legame forte, tanto, nelle Marche, visto l’alto numero di teatri che aspirano a entrare nell’elenco dei beni tutelati Unesco. Quest’ultima valuta anche la vita al centro del sito (o siti in questo caso) e i teatri sono proprio l’eredità che ognuno dei 60 comuni ha ricevuto dai propri antenati. Da nord a sud, in tutte le province. Guardando a qualche numero in provincia di Pesaro Urbino sono 13 per un totale di circa 5mila posti. Se si scende nell’Anconetano i teatri storici sono 14 per un totale di circa 4mila posti, mentre nel Maceratese c’è il maggior numero di teatri storici. Sono 22 per un totale di circa 6mila posti.

Il Fermano offre circa 3mila posti con i suoi 9 teatri storici candidati, mentre sono circa 2mila i posti per i 4 teatri della provincia di Ascoli Piceno.


Il progetto


Per presentare la candidatura ora si sta procedendo a stilare un dossier scientifico, ovvero quella fase attuativa che riassumerà in un report tutte le caratteristiche tecniche dei 62 teatri. Una convenzione con la Fondazione Links di Torino fa si che tecnici specializzati vengano nelle Marche per fare una sorta di ispezione e di verifica a ciascun teatro. Come è successo, di recente, per quello di Porto San Giorgio, come ha evidenziato sui social il sindaco della città. I tecnici visitano, e nel contempo i comuni forniscono i materiali, i dati, la storia, tutto quanto richiesto per poter stilare la relazione e il piano di gestione. «Sempre più impegnativo e serrato – commenta l’assessore regionale alla Cultura Chiara Biondi - il lavoro che il settore Cultura sta portando avanti per la candidatura dei nostri meravigliosi teatri a patrimonio mondiale Unesco. Una sfida ambiziosa ed impegnativa che sento il dovere di accompagnare e sostenere con tutto l’impegno possibile, insieme al nostro presidente. Tra breve ci sarà un incontro al Collegio Romano per fare il punto sul grande lavoro fatto e definire gli ultimi dettagli». Quelli che porteranno alla candidatura, entro l’anno, a Parigi, e poi sperare di ottenere il riconoscimento. Nel frattempo, conclude il presidente della Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini: «Stiamo andando avanti e collaboriamo per valorizzare e fare rete tra i teatri. Tra le funzioni della Fondazione c’è proprio quella della valorizzazione dei luoghi della cultura». 

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