Uccio, non solo barzellette. L’attore Gennaro De Santis presenta le sue maschere comiche in “Non ci resta che ridere”

Gennaro De Santis in arte Uccio
Gennaro De Santis in arte Uccio
di Chiara Morini
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Venerdì 27 Agosto 2021, 05:55

MONTE SAN GIUSTO - Risate assicurate questa sera, alle ore 21,30, in piazza Moro a Monte San Giusto, dove arriverà il comico e cabarettista Uccio, al secolo Gennaro De Santis. “Non ci resta che ridere”, questo il titolo dello spettacolo, in caso di pioggia sarà rinviato a domenica 29 agosto, nello stesso luogo e alla stessa ora.

Lo spettacolo
Un titolo che è tutto un programma per capire il tenore della serata. «Rappresenta il mio pensiero e quello di Uccio – dice il comico -. Sta a significare lo stare di nuovo insieme al pubblico, con il quale voglio ridere, ma allo stesso tempo fare anche riflettere. L’obiettivo è quello di far trascorrere a tutti una serata allegra. Un’ora e mezza in assoluta serenità, dimenticando, per un po’ le cose brutte». Durante la serata Uccio, come da sottotitolo, racconterà il “suo Mudù”, la trasmissione televisiva di Telenorba, una sitcom dove vengono raccontate barzellette. «Sa, un po’ mi disturba essere nominato solo come l’uomo delle barzellette – commenta Uccio -. Vi racconterò dei miei quindici anni in questa trasmissione, fatta di temi attuali, quelli che sono senza tempo, come il rapporto tra marito e moglie, genitori e figli. Racconto la vita, la quotidianità».

Storie vere, con le quali sdrammatizza le situazioni della vita sua, e di quella di tutti. E ricorda anche che «se avessi cominciato a prendere nota di tutto quello che facevo da piccolo, oggi avrei scritto milioni di monologhi.

E poi guardi che anche nelle barzellette c’è una gran base di vita, mi creda!». Il programma aveva e ha sigle di apertura e di chiusura, e Uccio, nel 2016, ci ha fatto un album, raccogliendole. «Le ho composte io – spiega - insieme a Giuseppe Di Gioia e Daniela Desideri e può darsi che durante lo spettacolo io ne canticchi una o due, ma non di più, perché è uno spettacolo comico e non uno show canoro».


Uccio De Santis aveva il destino nel sangue, o nel Dna se si preferisce. «A 5 anni già facevo dei mini spettacolini, a casa con i parenti – racconta – o agli scout. C’erano le diverse specialità e io, ovviamente, sono entrato tra gli attori. Quando la popolarità è arrivata, però, avevo già 25 anni di esperienza sulle spalle». Attore di teatro, comico e cabarettista, a Uccio De Santis piace fare ogni cosa. Ciascuna ha la sua peculiarità, e, parole sue, ti permette di «alternare una cosa all’altra, mese per mese».

Di teatro ne fa molto, anche se forse, ammette lui stesso, non è molto pubblicizzato. «Faccio anche Dario Fo – dice – in inverno dovrò fare molti recuperi, date che purtroppo sono saltate per gli ovvi motivi che tutti sappiamo. Il teatro ha il suo fascino, il pubblico ti guarda in faccia, e se c’è qualche piccolo inconveniente devi essere svelto a provvedere». Si cade? C’è qualcosa che non va? Uccio spiega che quando registri un programma in tv, come Mudù, o fai cinema, quindi un film, puoi «prendere una pausa, oppure tagliare se la scena non è venuta e ripeterla. È bello dopo le riprese, tornare a vedere il pubblico in teatro».

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