Per la prima volta una troupe televisiva ha documentato questo nuovo traffico esercitato in maniera molto organizzata e violenta da una banda di camorristi». Ma, fa sapere una nota, «l'inviato di Striscia e la sua squadra non hanno nemmeno fatto in tempo a scendere dall'auto blindata, che sono stati circondati da 7-8 persone (tra cui un bambino) incappucciate che hanno cercato di aprire le portiere, minacciandoli di morte».
«Falliti i tentativi di aprire l'auto, i delinquenti hanno impugnato bastoni e una sedia con cui hanno sfasciato la carrozzeria e cercato di rompere i vetri, che per fortuna hanno resistito.
Solo l'intervento dei carabinieri ha interrotto la violenta aggressione, ma gli agenti non sono riusciti a fermare nessuno dei camorristi. Intanto dalle finestre dei palazzi intorno continuavano ad arrivare insulti e minacce di morte nei confronti dell'inviato del Tg satirico e dei suoi collaboratori».