Lo squalene, anche in vesione bio, uno degli ingredienti più pregiati tra quelli usati nella produzione di creme, sieri e rossetti

Lo squalene è una sostanza che deriva dallo squalo ma esiste anche in versione bio
Lo squalene è una sostanza che deriva dallo squalo ma esiste anche in versione bio
di Federica Buroni
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Giovedì 19 Maggio 2022, 10:13

ANCONA - Un’altra chicca per nostra skincare. È lo squalene, una sostanza che deriva dallo squalo ma esiste anche in versione bio. Si tratta di uno degli ingredienti più pregiati tra quelli usati nella produzione di creme, sieri e rossetti. Il suo utilizzo arreca molteplici benefici alla cute poiché ha un’azione lenitiva, idratante e protettiva. Lo squalene è una delle componenti principali del sebo, che si trova nella parte più superficiale della nostra pelle e impedisce l’evaporazione dell’acqua dagli strati sottostanti.

 
Le proprietà
Lo squalene o squalano che rappresenta il sostituto stabile, ha una speciale proprietà antiage tanto da essere molto richiesto come ingrediente nella cosmesi. Viene estratto dal fegato degli squali ma, negli ultimi tempi, questa sostanza viene sintetizzata da alcuni oli vegetali come quello di argan, di girasole o di oliva. Questo procedimento, però, fa aumentare i costi di almeno il 30%: in ogni caso, lo squalene vegetale è molto più efficace e funzionale rispetto a quello di origine animale. Grazie alla sua struttura clinica, vantaggiosa da un punto di vista molecolare ai fini di un assorbimento topico, può essere utile anche nel trattamento dei disturbi della pelle come psoriasi, dermatite topica e acne. In uno studio è stato anche utilizzato per migliorare l’assorbimento della vitamina C. 


Dove si trova
Da un punto di vista scientifico, lo squalene si classifica come un idrocarburo triterpene, ha un peso molecolare inferiore a quello dell’acqua e, per questo motivo, si trova in notevoli quantità nel fegato degli squali.

Anche noi produciamo questa sostanza in modo variabile e si trova poi in alcuni prodotti vegetali come la crusca di riso, il germe di grano e anche le olive. Lo squalene viene usato anche per la produzione di vaccini anche se, negli ultimi anni, ci sono stati dibattiti in merito e l’uso, in questo ambito, è stato decisamente limitato. Viene utilizzato anche in forma diversa da quella presente in natura tramite un processo, la cosiddetta idrogenazione: in questo modo, sì rompono i doppi legami che lo costituiscono e quindi il prodotto è più stabile e si conserva di più. 


L’impiego
Tra gli usi principali c’è quello per la produzione di cosmetici di grande qualità. Ha tanti benefici per la pelle, a partire dal fatto che ha una notevole azione idratante. E’ anche potente la sua azione protettiva nel senso che evita all’epidermide l’aggressione di patogeni esterni che la possano danneggiare. Inoltre, svolge anche un’azione antiossidante perché contrasta i danni causati dai radicali liberi e quindi ritarda l’invecchiamento cutaneo proteggendo la pelle dai raggi Uv. L’azione antiossidante è dovuta al fatto che, con il tempo, la pelle perde la sua elasticità a causa della minore quantità di sebo prodotta dalle cellule cutanee: con questa sostanza, l’invecchiamento viene ritardato e la pelle appare più soda ed elastica.

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