Festival d’Estate, a Palazzo Claudi un Quintetto d’archi per Beethoven e Brahms

Un momento della serata d'apertura e, in primo piano, il direttore artistico Michele Torresetti al violino.
Un momento della serata d'apertura e, in primo piano, il direttore artistico Michele Torresetti al violino.
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Giovedì 30 Luglio 2020, 05:20
SERRAPETRONA - Seconda serata, nel cortile esterno di Palazzo Claudi, a Serrapetrona, per il Festival d’Estate di musica da camera organizzato dalla Fondazione Claudi e dedicat, quest’anno, ai 250 anni della nascita di Ludwig van Beethoven. Giovedì 30 luglio è la volta del quintetto d’archi composto da Michele Torresetti e Leonardo Cella al violino, Francesca Piccioni ed Emiliano Travasino alla viola, Giacomo Grava al violoncello, che eseguiranno l’op. 104 di Beethoven. A differenza delle sue prime opere, influenzate da Haydn o Mozart, le opere mature – come questa – sono ricche di innovazioni e hanno aperto la strada nella storia musicale alla transizione verso i musicisti del secondo Romanticismo, quali Brahms, Wagner e Brucckner, ma anche Mahler e Janacek. “Uno degli aspetti caratteriali del compositore tedesco che mi affascina – dice il direttore artistico del Festival, Michele Torresetti – è l’abilità con cui riesce a cambiare repentinamente di umore e di come riesce a metterlo in musica”.

Numerosi gli aneddoti, veri o presunti, sul rapporto tra Haydn e Beethoven riportati dalle biografie. «Ad esempio quello relativo alla prima esecuzione dei tre Trii op. 1 presso la casa del conte Carl von Lichnowsky - spiega Torresetti -. Si racconta che tra gli uditori vi fosse Haydn stesso, il quale al termine ebbe parole di elogio per i primi due trii, non a caso quelli più affini al suo modo di scrivere, mentre nei confronti del Trio n. 3 in do minore, ovvero il più intenso e il più geniale - in poche parole, il più bethoveniano dei tre -, espresse parecchie riserve, tanto da sconsigliare lo stesso Beethoven dall’intraprenderne la pubblicazione. E invece non solo lui decise di pubblicarlo ma di farne anche una trascrizione per quintetto d’archi».

L’abbinamento della seconda serata sarà con il quintetto per archi di Brahms, assolutamente da non perdere. Brahms, infatti, affronta la formazione del quintetto solo in due occasioni e nel pieno della sua maturità.
L’ultima serata del Festival d'Estate si terrà domenica 2 agosto. I concerti si tengono nel rispetto dei protocolii di sicurezza antiCovid, con il distanziamento delle sedute e l’obbligo per il pubblico di dotarsi di mascherine. A margine dell'evento il Palazzo Claudi è aperto al pubblico.
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