Mercoledì, Jenna Ortega balla come gli zombi: l’anti-eroina fa boom. Conquistata anche Lady Gaga

La serie Netflix prodotta e diretta da Tim Burton, fa numeri da record. E il balletto ispirato allo storico video di “Thriller” di Michael Jackson sulle note di “Goo Goo Muck” dei Cramps spopola sul web

Mercoledì, Jenna Ortega balla come gli zombi: l’anti-eroina fa boom. Conquistata anche Lady Gaga
Mercoledì, Jenna Ortega balla come gli zombi: l’anti-eroina fa boom. Conquistata anche Lady Gaga
di Mattia Marzi
4 Minuti di Lettura
Martedì 13 Dicembre 2022, 00:28

L’ingresso in scena della protagonista è irresistibile. Trecce nere, viso pallido, ghigno malefico, Mercoledì, interpretata dalla 20enne Jenna Ortega, si avvicina verso la vasca della piscina nella quale si stanno allenando i bulli che hanno appena legato e rinchiuso nel suo armadietto il fratello Pugsley tenendo stretti tra le mani due sacchetti di nylon. Quelli, per intenderci, con i quali i bambini portano a casa i pesciolini rossi vinti al luna park. Solo che dentro ci sono affamati piranha che divorano i genitali del capo bullo. In sottofondo la voce di Édith Piaf – chissà se i ragazzini della Generazione Z, alla quale guarda “algoritmicamente” la serie, ne hanno mai sentito parlare dai nonni – interpreta l’intramontabile Non, je ne regrette rien (1956): Mercoledì viene espulsa dalla scuola e portata dai genitori, Morticia e Gomez, interpretati rispettivamente da una sempre affascinante Catherine Zeta Jones e da Luis Guzmán, nella scuola per freak di Nevermore.

 

IL GENIO GOTICO

Ma è un’altra la scena clou di Mercoledì, la serie Netflix prodotta e in parte diretta da Tim Burton (il genio gotico di Hollywood firma i primi quattro degli otto episodi), caricata sulla piattaforma il 23 novembre scorso e diventata non solo la più vista nella prima settimana dall’uscita con 341 milioni di ore visualizzate ma anche la quinta in assoluto più popolare su Netflix, oltre che un fenomeno social.

Arriva nell’episodio numero quattro: è quella in cui Mercoledì partecipa al ballo della scuola insieme al fidanzatino Tyler e sulla pista improvvisa un’inquietante coreografia sulle note di Goo Goo Muck dei Cramps, uno dei pezzi dell’album Psychedelic Jungle della band punk rock newyorkese, uscito nel 1981. «È disarmante e provocatoria: la danza di un’anticonformista. Ti tiene prigioniero con ogni suo singolo sguardo», ha scritto il New York Times, parlando del balletto, che sta spopolando su TikTok. E che ha conquistato, oltre agli adolescenti, anche gli adulti.

Forse perché in quei passi di danza – la coreografia è stata inventata dalla stessa Jenna Ortega, che ieri ha ottenuto la sua prima candidatura come “Miglior attrice in una serie commedia o musicale” – rivedono alcune icone della loro adolescenza: dal video di Thriller di Michael Jackson (la danza degli zombi) a Siouxsie Sioux, passando per Pulp Fiction (il balletto di John Travolta e Uma Thurman). Il pezzo dei Cramps fa il resto. La trovata ha stregato pure Lady Gaga, che due giorni fa si è truccata come Jenna Ortega nella serie, ha preso il cellulare e si è filmata mentre eseguiva la coreografia, mettendo però come sottofondo alternativo la sua Bloody Mary: materiale buono per TikTok, dove la clip è diventata di tendenza.

L’intuizione di inserire in sottofondo a quella scena Goo Goo Muck è stata del supervisore musicale Jen Malone, già dietro al successo di un’altra serie amatissima dagli adolescenti, Euphoria: strano che nonostante il successo globale di Mercoledì il brano non sia diventata una hit sulle piattaforme come avvenuto per esempio con Should I Stay or Should I Go dei Clash, Africa dei Toto e Running Up That Hill di Kate Bush, fatte scoprire alla Generazione Z da Stranger Things in questo continuo gioco di recupero e rigenerazione del passato. Al fenomeno ha dato un preciso nome il critico musicale britannico Simon Reynolds, che è anche il titolo del suo saggio, Retromania: perché non sappiamo più essere originali? Cosa succederà quando esauriremo il passato a cui attingere?

L’ATTITUDINE

In fondo è a suo modo un remake la stessa serie di Tim Burton, anche se rispetto alla storica serie degli Anni ‘60 ispirata alla famiglia protagonista delle vignette ideate tre decenni prima da Charles Addams, alla serie degli Anni ‘90 e ai vari film, qui al centro della trama c’è il personaggio dell’austera, asociale e lugubre Mercoledì. Che Tim Burton presenta come una sorta di anti-eroina, strizzando l’occhio non solo ai social, ma anche al sociale. Se gli altri usano Instagram e Snapchat, lei preferisce svagarsi con la macchina da scrivere e il violoncello: «Trovo i social media un vuoto succhia anime di affermazioni senza senso», sentenzia con quella sua aria da freak a tutti i costi Mercoledì, il cui personaggio ha permesso a Jenna Ortega di conquistare in soli dieci giorni su Instagram oltre 12 milioni di follower. E la musica, inevitabilmente, tra In My Dreams di Roy Orbison (1963), Nothing Else Matters dei Metallica (1992) e pure l’Inverno di Vivaldi, punta proprio a sottolineare l’attitudine alternativa della protagonista. Che ad un certo punto arriva a sfogare tutta la sua frustrazione suonando al violoncello Paint It, Black dei Rolling Stones: come vincere facile.
 

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