Virginia Raffaele con “Samusà” a Senigallia e Fermo: «Vi porterò nel mio magico mondo del luna park»

Virginia Raffaele
Virginia Raffaele
di Marco Chiatti
3 Minuti di Lettura
Giovedì 21 Aprile 2022, 10:14

SENIGALLIA - Quando un’artista trabocca di talento e non riesci ad incasellarla nella pura e scarna definizione di attrice o di performer o di imitatrice, allora ci si rifugia nella parola fuoriclasse. Bene, con Virginia Raffaele non si sbaglia. Tutti ricorderanno e avranno sicuramente apprezzato le sue esilaranti imitazioni di personaggi quali Sabrina Ferilli, Belén Rodriguez, Malika Ayane o Marina Abramovic. Imitazione che abbiamo avuto modo di seguire anche durante la sua partecipazione al programma distribuito sulla piattaforma Amazon Prime Video Lol - Chi ride è fuori, dove la Raffaele si è classificata seconda. Stasera e domani sarà in scena con “Samusà” alla Fenice di Senigallia, mentre sabato e domenica al Teatro dell’Aquila di Fermo. Il racconto di Samusà (parola che nel gergo dei giostrai significa “fai silenzio”) si nutre dei ricordi di Virginia e di quel mondo fantastico in cui è ambientata la sua infanzia.


Domanda scontata, ma non troppo: quanto è contenta di tornare in teatro, live? 
«Sono felice, entusiasta. È in generale uno dei linguaggi che preferisco, quello live, del teatro».
Ha portato sempre in scena altri volti e personaggi, ora porta più se stessa: voglia di scoprirsi, finalmente? 
«Non amo molto ripetermi, e dato che le cose facili non mi piacciono ho deciso di cambiare tutto, partendo dalla tematica all’esecuzione. Parto dal racconto personale, e piano piano faccio entrare il pubblico nel mio mondo». 


Cosa ha in comune la vita della giostraia con quella dell’attrice?
«Sembra quasi lo stesso lavoro, attraggo il pubblico, viene, e lo faccio divertire.

Come al luna park. Poi c’è in comune la dimensione da viandante della tournée, che adoro». 


Tornando ai suoi inizi, un ruolo importante lo ha avuto anche la sua amicizia con Lillo e Greg… 
«Aivoglia! Loro sono stati i primi a notarmi e inglobarmi prima in radio, poi teatro poi tv. Una sintonia assurda, che peraltro dura da 20 anni. Ho buttato là l’idea della reunion, non sarebbe male eh?».
Il futuro della comicità sarà sempre più orientato ad operazioni tipo Lol a cui lei ha partecipato?
«Lol è una cosa molto a sé, è il gioco più facile del mondo ed è un linguaggio ben preciso. Non saprei dire quanto può durare, se è un trend. So solo che è stato ed è un successo. Io quando l’ho visto ridevo e ho detto “non andrò mai lì”. E invece come sempre…».


I suoi rapporti con le Marche: ci racconta qualche aneddoto?
«La storia dei miei nonni con la carovana del circo Preziotti parte da Fermo, lo raccontai in una puntata di “Facciamo che io ero”. I miei nonni partirono da Fermo, che sembra un ossimoro ma è proprio vero!».

© RIPRODUZIONE RISERVATA