Bennato, la Banda Osiris e Hendel
un gran finale per il CaterRaduno

Il numeroso pubblico al concerto di Bennato al Foro annonario di Senigallia
Il numeroso pubblico al concerto di Bennato al Foro annonario di Senigallia
di Mario Maria Molinari
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Domenica 1 Luglio 2018, 15:51
SENIGALLIA - Grande festa al Foro Annonario di Senigallia per Edoardo Bennato che ha concluso con uno strepitoso successo il CaterRaduno 2018, con un serratissimo concerto dal vivo e in diretta su Rai Radio 2, suonando anche le canzoni dell’album del 1977 ispirato alla celebre favola di Pinocchio scritta da Carlo Collodi e ora riproposta in una nuova veste. 

«Nel 2017 ho ricantato tutti i brani di quell’album e l’ho denominato “Burattino senza fili 2017” – ha detto Edoardo Bennato in una intervista concessa prima del concerto - quindi ho aggiunto Lucignolo che è quello che nella favola collodiana porta Pinocchio allo scatafascio nel paese dei balocchi. Mi sono immaginato che Lucignolo poteva essere un PR uno che organizza Rave Party, ma il suo non è un mestiere è una vocazione! E’ una luce (Lucignolo) che indica la strada dello sballo in una località segreta che verrà svelata solo l’ultimo momento tramite il web, la rete. Mastro Geppetto invece è il creatore di Pinocchio e me lo sono immaginato come un vecchio artigiano andato in pensione (in barba alla Fornero) che crea il burattino affinchè possa fargli compagnia. Nel 1977 ero io il grillo parlante - racconta il cantautore napoletano - Era l’epoca delle contestazioni, anche violente. Oggi invece il Grillo parlante è il risultato dalla sovrapposizione dei ruoli». 

Prima del grande concerto in piazza Garibaldi si è svolto con migliaia di partecipanti il flash mob targato Rai Radio2. Tutti a cantare: «Vengo anch’io. No, tu no’» di Enzo Jannacci con Don Tonio Dell’Olio, i conduttori di Caterpillar e Caterpillar AM, la Banda Osiris e la Banda Musicale Città di Senigallia diretta dal Maestro Pietro De Gregorio abilissimi nell’ardito compito di coordinare dieci bande provenienti da tutte le Marche, con più di 400 musicisti. Indossare la maglietta di Libera ha avuto il significato di contribuire alla raccolta fondi che quest’anno servirà a sovvenzionare un numero verde “Linea Libera”, per l’ascolto, l’orientamento e l’accompagnamento delle persone che segnalano e denunciano fenomeni corruttivi. «Il senso di questo flash mob è dimostrare la participazione alle campagne per la legalità di Libera, l’associazione di don Ciotti, ma oserei dire che il coinvolgimento delle bande musicali ha il senso dell’importante partecipazione civica. Non c’è niente come una banda festosa che dia il senso di una comunità. Noi che siamo nati come una orchestrina di strada, - racconta Carlo Macrì, il bassotubista che inseme a Sandro Berti, Gianluigi e Roberto Carlone fa parte della Banda Osiris - nel tempo abbiamo fatto anche spettacoli su un palco fisso». «Per il 2019 - aggiunge Macrì - abbiamo in programma un grande viaggio per tutta l’Italia che coinvolga le tantissime e bravissime bande cittadine. Molte volte sono l’unica scuola di musica del paese e anche una palestra del lavorare insieme, proprio nel senso di una comunita partecipata».
«Ieri al CaterRaduno si è parlato di futuro. Per fortuna ci sono i comici». La vignetta di Cinzia Poli sintetizza perfettamente il tenore dei monologhi recitati durante “Le Risorse Umane, Back to The Future”, lo spettacolo al Teatro La Fenice che ha animato l’ultima mattina del CaterRaduno. Paolo Hendel è stato il mattatore indiscusso con il suo “Invecchiare: la giovinezza è sopravvalutata”. Il comico fiorentino ha proposto il suo “Manifesto per una vecchiaia felice” che è contenuto in un libro edito da Rizzoli scritto con il contributo scientifico della geriatra Maria Chiara Cavallini.
 
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