SENIGALLIA - La musica più forte delle difficoltà contemporanee, con la voglia di continuare a scrivere qualcosa che possa contrastare l’urto degli eventi contemporanei. Gli Arbitri Elegantiae continuano la loro marcia, e nei giorni scorsi hanno lanciato un nuovo singolo intitolato “Terragobba” (mixato e masterizzato da Alessandro Castriota) che racconta la storia di Giovanni Mancinelli, un anarchico di Monte Porzio vissuto a cavallo tra otto e novecento, assiduo frequentatore delle campagne tra la sua cittadina e Corinaldo. Per il nuovo singolo è stato realizzato anche un video, girato da Lorenzo Cicconi Massi e disponibile tramite i canali social della band di Senigallia. A raccontare il folk cantautorale degli Arbitri Elegantiae il cantante e chitarrista della band, Lorenzo Franceschini.
Per prima cosa quando siete nati?
«La nostra storia nasce nel 2000, sui banchi di scuola. Inizialmente eravamo formati da me, Federico Messersì alla chitarra e basso, Giovanni Frulla alla tromba e Gabriele Ciceroni al clarinetto. Oltre a noi quattro ora si sono aggiunti Eugenio Gregorini alle percussioni, Marco Giulianelli alle tastiere e Silvia Falcinelli alla seconda voce».
In questi 20 anni di carriera cosa è successo nella vostra carriera?
«La nostra vita musicale è costituita da 2 dischi, uno spettacolo di teatro canzone e due colonne sonore per due cortometraggi: “Scuretto” di Enrico Maria Paolini e poi per un video sulla vendemmia curato da Massimo Bellucci, tra le altre cose uno degli ispiratori di “Terragobba”. Poi tanti concerti: Marche, Abruzzo, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna e molto altro ancora».
Come mai la scelta di un genere così particolare?
«Tutti noi veniamo da esperienze diverse, Giovanni (Frulla, trombettista) è anche il direttore della banda di Corinaldo.
Quando pensate possa uscire il vostro nuovo disco?
«Pensavamo a ottobre del prossimo anno, ma arriveremo a questo traguardo dopo aver pubblicato una serie di singoli che anticiperanno poi l’album completo. Ovviamente tutti i singoli saranno compresi nel nuovo album, di cui non sveliamo il nome, e ce ne saranno anche delle altre».
Il folk può essere la musica giusta per raccontare storie di tutti i giorni e di personaggi “non allineati” come Terragobba?
«È un buon metodo ma il folk, magari come genere forse poco in voga, riesce a far passare meglio un messaggio. Sicuramente è il tipo di musica migliore per descrivere un personaggio come Giovanni Mancinelli».