Selvaggia Lucarelli racconta la sua dipendenza da un amore tossico. La giornalista e scrittrice nel podcast «Proprio a me» parla di un amore sbagliato che paragona a une vera e propria dipendenza, come se si trattasse di una droga, specificando però che al posto di "farsi" di eroina si lasciava travolgere da questo rapporto.
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Selvaggia in un podcast di sei puntate racconta la sua relazione tossica che ha realizzato per Chora Media e che da mercoledì sarà disponibile su tutte le app free.
Per anni ha scelto di non parlare di questa relazione, poi durante l'intervista con Daria Bignardi si è aperta e ha capito che parlandone si sarebbe liberata da quel dolore. Selvaggia ha ammesso di essersi trasferita a Milano per amore e di aver poi sentito il bisogno di "guarire" da quell'amore. Il suo più grande rimprovero di quegli anni è legato al figlio, come spiega a Il Corriere della Sera: «Il mio rimpianto più grande è di avere perso con mio figlio almeno tre anni, perché forse l’ultimo è stato un po’ più di guarigione. Mi sono persa tre anni di maternità felice. Non che non abbia dato priorità a mio figlio: non ho mai pensato di lasciarlo al padre e di non prendermene cura. Ma non ho dato priorità alla sua felicità. Quando sei vittima di una dipendenza la priorità è avere la dose».
Selvaggia spiega come non abbia descrittto questa storia con vittimismo chiarendo di aver avuto la sua responsabilità in questa relazione tossica: «lui si è infilato in una serie di mie pieghe e lati irrisolti. È stato un incontro sfortunato e io ho amplificato in questa relazione tutte le mie problematiche». Poi confessa di non aver fatto una terapia vera e propria ma la definisce "fai da te", consigliando però a tutte le donne che dovessero riconoscersi in questa sua dinamica di farsi aiurare da esperti.
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